### La superstizione e la caccia: un binomio letale per la fauna selvatica
Nel cuore del XXI secolo, ci si potrebbe aspettare che la scienza e la ragione abbiano soppiantato le credenze irrazionali e le superstizioni. Eppure, un recente report redatto dal WWF e dal CICAP ci mostra una realtà ben diversa, dove antiche credenze continuano a minacciare la sopravvivenza di molte specie animali. Il documento, che verrà pubblicato su Query, la rivista del CICAP, è stato anticipato in occasione della Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, per sottolineare l’urgenza di un cambiamento culturale.
### La medicina tradizionale: tra cura e minaccia
La medicina tradizionale orientale, con le sue radici millenarie, è spesso citata come una delle principali cause di decimazione della fauna selvatica. La Cina, ad esempio, utilizza migliaia di sostanze nella sua farmacopea, molte delle quali di origine animale. Nonostante gli sforzi del governo cinese di limitare il commercio di specie a rischio, la caccia per ottenere bile di orso, ossa di tigre o corno di rinoceronte continua a essere una pratica diffusa, alimentata da credenze sulla loro efficacia terapeutica.
### L’illusione della fortuna e la realtà della perdita
Non solo la medicina tradizionale, ma anche la ricerca di fortuna e protezione attraverso amuleti e talismani contribuisce alla caccia indiscriminata. In Italia, ad esempio, la caccia al falco pecchiaiolo è stata alimentata dalla credenza che ucciderlo proteggesse dal tradimento coniugale. Allo stesso modo, le zampe di coniglio e le “croci del cuore” degli stambecchi sono ricercate per le loro presunte proprietà portafortuna.
### Quando la superstizione diventa una condanna
Alcuni animali sono addirittura considerati portatori di sfortuna e per questo vengono uccisi. Civette, gatti neri e l’aye-aye di Madagascar sono solo alcuni esempi di come la superstizione possa trasformarsi in una sentenza di morte per queste creature innocenti.
### Magia nera e leggende moderne
Il report evidenzia anche come alcune parti del corpo degli animali siano ricercate per i loro presunti poteri magici. In India, ad esempio, si crede che alcune pietre possano essere ottenute dai serpenti e utilizzate come talismani. In Africa, ossa e denti di vari animali sono impiegati per creare i gris-gris, amuleti protettivi. Queste pratiche, oltre a essere prive di fondamento scientifico, rappresentano una grave minaccia per la biodiversità.
### Gli squali: vittime della leggenda
Infine, il report si sofferma sulla situazione degli squali, spesso vittime di una cattiva reputazione e di leggende metropolitane che li dipingono come pericolosi predatori dell’uomo. La realtà è che la pesca eccessiva, spesso motivata dalla credenza nelle proprietà afrodisiache o antitumorali delle loro pinne, sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie di squali, soprattutto nel Mediterraneo.
### Riflessioni personali e un appello al cambiamento
Questo report del WWF e del CICAP è un campanello d’allarme che ci ricorda quanto sia importante lavorare per un cambiamento culturale che allontani le persone dalle superstizioni dannose per la fauna selvatica. È essenziale promuovere l’educazione e la consapevolezza ambientale per proteggere le specie a rischio e preservare la biodiversità del nostro pianeta.
In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, non possiamo più permetterci di ignorare l’impatto delle nostre credenze e pratiche sulla natura. È tempo di guardare oltre le superstizioni e di abbracciare un approccio più razionale e sostenibile nei confronti della vita selvatica. Solo così potremo garantire un futuro in cui l’uomo e l’animale possano coesistere in armonia.