La sostenibilità nelle aziende europee: una strada ancora lunga da percorrere
Introduzione
Un recente studio condotto da ESG Book, una società specializzata nell’analisi dei dati sulla sostenibilità, ha rivelato che la maggior parte delle aziende europee non rispetta ancora i criteri di sostenibilità stabiliti dall’Unione Europea. In particolare, si è scoperto che solo un terzo delle imprese del Vecchio Continente genera entrate in linea con tali criteri.
Le cifre della sostenibilità
Le entrate aziendali e la sostenibilità
Secondo l’analisi di ESG Book, la percentuale media di entrate aziendali che rispettano la tassonomia di sostenibilità dell’UE è solo dell’8%. Questo dato evidenzia come la strada verso la sostenibilità per le aziende europee sia ancora lunga e tortuosa.
Le spese in conto capitale e la sostenibilità
Anche per quanto riguarda le spese in conto capitale, la situazione non è molto diversa. Infatti, solo il 13% di queste rientra nei criteri di sostenibilità dell’UE. Questo significa che la metà delle aziende europee non ha ancora allineato il proprio capex con la tassonomia europea.
I settori più a rischio
Energia, trasporti e industria
I settori che necessitano di un maggiore adeguamento ai criteri di sostenibilità sono l’energia, i trasporti e l’industria. Questi mercati, infatti, sono responsabili di una quota significativa delle emissioni di gas serra in Europa.
Il rischio di rimanere indietro
L’analisi di ESG Book rappresenta un campanello d’allarme per le aziende europee. È evidente che la sostenibilità è diventata una priorità per l’Unione Europea e le imprese che non si adegueranno a questi criteri rischiano di perdere competitività.
In conclusione, i dati presentati da ESG Book evidenziano come la strada verso la sostenibilità per le aziende europee sia ancora lunga. Tuttavia, è fondamentale che le imprese intraprendano questo percorso, non solo per rispettare i criteri dell’UE, ma anche per garantire la propria sopravvivenza in un mercato sempre più orientato verso la sostenibilità.