Risultati delle analisi genetiche confermano l’identità dell’orsa coinvolta nell’attacco a due cacciatori in Trentino. L’animale non era da solo, ma aveva con sé un cucciolo al momento dell’incontro.
La Fondazione Edmund Mach ha condotto i primi accertamenti per scoprire l’identità dell’orsa che ha inseguito due cacciatori nei boschi di Roncone, vicino a malga Avalina, in Trentino. I laboratori della Fondazione hanno confermato che l’orsa coinvolta nell’incidente è l’esemplare F36, una femmina di 6 anni monitorata dal Corpo forestale trentino.
Secondo la Provincia autonoma di Trento, l’orsa non aveva mostrato comportamenti problematici in passato. Tuttavia, la reazione dell’animale nell’incontro ravvicinato è stata classificata come un attacco dagli organi provinciali. Il presidente della Pat, Maurizio Fugatti, ha ordinato la cattura di F36 per il radiocollaraggio. Tuttavia, ulteriori provvedimenti, compreso l’abbattimento dell’orsa, potrebbero essere presi in seguito a ulteriori accertamenti.
Nello stesso comunicato, si fa riferimento anche alla cattura di un altro esemplare di orso, MJ5, che la Giunta Fugatti intende uccidere. I tentativi di cattura di MJ5 sono in corso da mesi, poiché l’orso si sposta rapidamente coprendo lunghe distanze.
L’associazione LAV, che segue da vicino gli sviluppi della situazione in Trentino e ha proposto il trasferimento di un altro orso, JJ4, presso un santuario per orsi in Romania, ha dichiarato che continuerà a monitorare la situazione da vicino.
La caccia all’orso continua nonostante le critiche. Fugatti sembra non avere intenzione di interrompere la sua attività di “ammazza-selvatici” nemmeno durante le vacanze estive. L’associazione LAV ha dichiarato che seguirà attentamente gli sviluppi di questa vicenda e reagirà prontamente con ogni mezzo a disposizione.
In conclusione, i risultati delle analisi genetiche condotte dalla Fondazione Edmund Mach hanno confermato l’identità dell’orsa coinvolta nell’attacco ai due cacciatori in Trentino. Nonostante l’orsa non avesse mostrato comportamenti problematici in passato, la sua reazione nell’incontro ravvicinato è stata considerata un attacco. La cattura dell’orsa è stata ordinata per il radiocollaraggio, ma ulteriori provvedimenti, inclusa la possibilità dell’abbattimento, potrebbero essere presi in seguito a ulteriori accertamenti. L’associazione LAV continuerà a seguire da vicino la situazione e a reagire prontamente. La caccia all’orso in Trentino continua nonostante le critiche.