Il Pungitopo: un arbusto ornamentale e protetto
Introduzione al Pungitopo
Non confondetelo con l’agrifoglio, il pungitopo è un arbusto ornamentale che può essere allevato sia in piena terra che in contenitori. A causa della raccolta eccessiva, questa specie è ora protetta e la sua raccolta è stata proibita in molte regioni italiane.
Conoscere il Pungitopo
Conosciuto anche come asparago bastardo, pungiratto, rusco, piccasorci o spruneggio, il pungitopo è un arbusto che cresce naturalmente nel sottobosco di pinete e boschi di lecci. È noto per la tradizione di regalare i suoi rami durante il periodo natalizio, come augurio per il nuovo anno. Il pungitopo è un arbusto sempreverde che può essere coltivato in giardino o in vaso, rendendo l’inverno più vivace con le sue bacche rosse. La sua coltivazione è semplice e non richiede cure particolari.
Tuttavia, a causa della raccolta eccessiva per scopi ornamentali, culinari e fitoterapici, questa specie è diventata sempre più rara. Pertanto, il pungitopo è ora considerato una specie di interesse comunitario e la sua raccolta è stata proibita in molte regioni italiane, come indicato nell’elenco delle specie dell’All. E del DPR 357/97.
Il nome “pungitopo” deriva da un’antica pratica agricola. In passato, era comune mettere una corona di rami di pungitopo ai piedi degli alberi da frutto per impedire ai roditori di arrampicarsi.
Caratteristiche del Pungitopo
Il nome scientifico del pungitopo è Ruscus Aculeatus. Appartiene alla famiglia delle Liliaceae, è un arbusto sempreverde e viene coltivato principalmente per scopi ornamentali. È un arbusto che può raggiungere un’altezza di 80 cm, con un fusto ramificato di colore verde scuro e consistenza legnosa. La pianta ha foglie piccole e caduche, mentre alcuni steli, con un apice appuntito e pungente, sono chiamati cladodi e, oltre a svolgere il processo di fotosintesi, ospitano i fiori della pianta al loro centro.
Condizioni di crescita ideali
Il pungitopo preferisce crescere in luoghi ombrosi e umidi. Resiste bene sia al freddo che al caldo. È un arbusto che si adatta a tutti i tipi di terreno, ma preferisce quelli umidi e ben drenati, con un pH neutro o leggermente alcalino.
Per quanto riguarda la fertilizzazione, il prodotto da somministrare in primavera, preferibilmente in aprile, dovrebbe essere un fertilizzante liquido diluito nell’acqua di irrigazione o un fertilizzante granulare a rilascio lento, ricco di azoto, potassio e fosforo.
Coltivazione in vaso o in giardino
Se si sceglie di coltivare il pungitopo in vaso, è necessario irrigare il terreno regolarmente, soprattutto in estate. Se, invece, si coltiva la pianta in piena terra, l’acqua delle precipitazioni sarà sufficiente. È importante evitare la formazione di ristagni d’acqua, soprattutto quando si coltiva in vaso.
Malattie e parassiti
Se si notano macchie di polvere bianca sulle foglie della pianta, potrebbe significare che il pungitopo è stato infettato dall’oidio, o mal bianco. È possibile intervenire con aceto di mele, diluendo un cucchiaino in un litro d’acqua. Spruzzare poi sulle foglie della pianta in un momento della giornata non troppo caldo, preferibilmente nel pomeriggio.