L’abitudine di bagnare il cibo nell’acqua di mare prima di mangiarlo è stata a lungo considerata una tradizione antica, ma oggi gli esperti mettono in guardia sui pericoli che comporta per la salute. Un video virale di una ragazza che bagna una frisella nell’acqua di mare ha attirato l’attenzione su questa pratica, ma è importante capire i rischi che comporta.
La frisella, un tarallo di grano duro cotto al forno e biscottato, è l’alimento per eccellenza da immergere nell’acqua di mare. Le sue origini risalgono al X secolo a.C., rendendo questa abitudine molto antica. Tuttavia, gli esperti avvertono che l’acqua di mare può essere dannosa se ingerita.
Il primo motivo è l’elevata quantità di sale presente nell’acqua di mare. Se bevuta al posto dell’acqua dolce, può causare disidratazione a causa della sua alta concentrazione di sale. Mentre l’acqua dolce contiene solo un decimo di grammo di sale per litro, l’acqua di mare ne contiene circa 35 grammi.
L’acqua salata contiene sali disciolti, principalmente cloruro di sodio. La concentrazione di sale nell’acqua salata è espressa in parti per milione (ppm). L’acqua dolce ha una concentrazione inferiore a 1.000 ppm, mentre l’acqua di mare ha una concentrazione che varia da 10.000 a 35.000 ppm. Bere acqua di mare aumenta la concentrazione di sale nel sangue, sovraccaricando i reni e mettendo a rischio la salute cardiovascolare.
Inoltre, l’acqua di mare è soggetta alla contaminazione da parte di organismi marini, batteri, sostanze chimiche e inquinanti. Anche se sembra cristallina, può contenere enterobatteri, batteri fecali come l’Escherichia coli, virus e altri agenti patogeni. L’inquinamento da idrocarburi, oli e plastica è un problema diffuso nei mari, e immergere il cibo nell’acqua di mare aumenta il rischio di ingerire queste sostanze dannose.
È importante prendere coscienza dell’importanza di preservare l’acqua di mare anziché berla o utilizzarla per bagnare il cibo. L’inquinamento marino è un problema urgente che richiede azioni concrete per proteggere i nostri mari e la loro biodiversità. Ridurre l’uso di plastica, promuovere la raccolta differenziata e sostenere progetti di pulizia delle spiagge sono solo alcune delle azioni che possiamo intraprendere per preservare l’acqua di mare e garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
In conclusione, l’abitudine di bagnare il cibo nell’acqua di mare è una tradizione che non regge più. L’inquinamento, i batteri e l’eccesso di sale rappresentano una grave minaccia per la nostra salute. È importante sensibilizzare le persone sui rischi associati a questa pratica e promuovere comportamenti più sostenibili per preservare i nostri mari e la loro biodiversità.