Un team di ricercatori italiani ha sviluppato un innovativo materiale poroso in grado di rilevare e assorbire gas radioattivi dannosi per la salute umana e l’ambiente. Questa scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Photonics, potrebbe avere importanti applicazioni in vari settori, come le centrali nucleari e la diagnostica medica.
La nanospugna scintillante: un rilevatore di gas radioattivi
Il materiale, chiamato nanospugna scintillante, è composto da cristalli porosi che possono interagire con gas radioattivi come il radon, un noto agente cancerogeno. Grazie alle sue proprietà di luminescenza e scintillazione, la nanospugna è in grado di catturare gli atomi di gas radioattivi e emettere luce, permettendo così di misurare con precisione la presenza di queste sostanze pericolose.
Vantaggi rispetto ai rivelatori tradizionali
I rivelatori di gas radioattivi attualmente in uso si basano su scintillatori liquidi, che richiedono preparazioni complesse e costose e hanno una sensibilità limitata dalla solubilità dei gas. La nanospugna scintillante, invece, offre una soluzione più semplice, meno costosa e più efficace per rilevare anche piccole quantità di gas radioattivi.
Possibili applicazioni pratiche
Il nuovo materiale potrebbe essere utilizzato in diversi ambiti, come il monitoraggio delle centrali nucleari per prevenire eventuali perdite di gas radioattivi e la gestione dei rifiuti radioattivi. Inoltre, potrebbe essere impiegato nella diagnostica medica, dove i gas radioattivi vengono utilizzati come agenti di contrasto.
Prossimi passi nella ricerca
Il team di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca, guidato dal professor Angelo Monguzzi e composto da Angiolina Comotti, Silvia Bracco e Anna Vedda, intende proseguire gli studi sul materiale poroso scintillante. L’obiettivo è quello di realizzare un prototipo in grado di sostituire le tecnologie attualmente in uso per la rivelazione di sostanze radioattive con un dispositivo più semplice, meno costoso e molto più efficace.
Potenziale impatto sulla salute umana e sull’ambiente
La capacità di rilevare e assorbire gas radioattivi con maggiore precisione e sensibilità potrebbe avere un impatto significativo sulla salute umana e sull’ambiente. Ad esempio, l’esposizione al radon è stata associata a un aumentato rischio di sviluppare il cancro ai polmoni. Tuttavia, il radon è un gas inodore, insapore e incolore, rendendo difficile la sua individuazione in caso di perdite negli impianti nucleari. La nanospugna scintillante potrebbe contribuire a ridurre questo rischio, migliorando la sicurezza e la gestione dei gas radioattivi.
Un’innovazione tutta italiana
La nanospugna scintillante è frutto della ricerca scientifica italiana e rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro i gas radioattivi pericolosi per la salute umana e l’ambiente. Grazie al lavoro del team di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca, siamo un passo più vicini a una soluzione più efficace e sostenibile per il monitoraggio e la gestione dei gas radioattivi.
Fonti: Università degli Studi Milano-Bicocca/Nature Photonics