Un giovane capriolo è stato avvistato giorni fa nel quartiere San Frediano a Firenze, ma la sua storia ha avuto un epilogo drammatico: l’animale è stato soppresso a causa delle gravi lesioni riportate. La decisione ha sollevato dubbi e polemiche tra cittadini e associazioni animaliste, che si chiedono se non ci fossero altre soluzioni possibili.
Un capriolo disorientato nel centro di Firenze
Il capriolo è stato notato mentre vagava disorientato per le strade del centro cittadino, attirando l’attenzione dei passanti. Alcuni di loro hanno immortalato la scena e condiviso le immagini sulla pagina Instagram Welcome To Florence. Dal breve video diffuso, si può notare che l’animale aveva una zampa rotta. Molti cittadini hanno quindi cercato di contattare il servizio veterinario dell’azienda sanitaria toscana per segnalare la presenza del capriolo in difficoltà.
Da dove proveniva il capriolo?
Secondo alcune ipotesi, il capriolo potrebbe essere arrivato dalla zona di Bellosguardo, smarrendosi poi nel quartiere del capoluogo toscano. Tante persone hanno chiesto aggiornamenti sulla situazione dell’animale, sperando in un lieto fine.
La decisione di sopprimere il capriolo: era l’unica soluzione?
Purtroppo, la storia del capriolo non ha avuto l’esito sperato. La pagina Welcome To Florence ha reso noto che l’animale è stato soppresso a causa delle gravi lesioni riportate. Questa versione degli eventi ha sollevato perplessità e sospetti tra i cittadini e gli animalisti.
Dubbi sulla necessità dell’abbattimento
Alcuni utenti hanno espresso dubbi sulla reale gravità delle lesioni del capriolo, sottolineando che l’animale sembrava in buone condizioni, a parte la paura di trovarsi in città. Queste perplessità hanno portato l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) a presentare un esposto alla procura fiorentina per fare chiarezza sulla vicenda e verificare se il capriolo poteva essere salvato.
Le critiche degli animalisti
Gli animalisti hanno espresso la loro indignazione per la decisione di sopprimere il capriolo, sostenendo che in Italia si ricorre troppo facilmente all’abbattimento degli animali. La vicenda del capriolo ferito a Firenze solleva quindi interrogativi sulla gestione di situazioni simili e sulle possibili alternative all’abbattimento.
In conclusione, la triste storia del capriolo a Firenze ha acceso un dibattito sulla necessità di valutare con maggiore attenzione le decisioni riguardanti il destino degli animali feriti o in difficoltà. La speranza è che episodi come questo possano portare a una maggiore consapevolezza e sensibilità nei confronti del benessere e della tutela degli animali selvatici.