Analisi dei dati: sfide e opportunità per i porti italiani nel 2023
Nel corso del primo semestre del 2023, i porti dell’alto Tirreno hanno gestito 18.798.266 tonnellate di merci, registrando una diminuzione dell’1,6% rispetto al semestre precedente. Questi dati, forniti dall’Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mar Tirreno settentrionale, rivelano una realtà complessa e differenziata, a seconda dei porti e dei flussi di traffico esaminati.
Analisi dei dati per porto
Porto di Livorno
Il porto di Livorno ha risentito, come molti altri porti italiani, di una situazione economica sfavorevole, caratterizzata dal rallentamento dell’economia europea. Questo ha portato a una diminuzione del 3,2% nel traffico totale di merci, che si è attestato a 15,4 milioni di tonnellate. Tuttavia, il traffico passeggeri ha registrato una crescita significativa, con 1.194.522 passeggeri transitati nel porto toscano nel primo semestre del 2023 (un aumento del 26,8%), di cui oltre 997mila passeggeri di traghetti (+21,6%) e più di 197mila crocieristi (+61,4%).
Porto di Piombino
Anche il porto di Piombino ha visto un aumento del traffico passeggeri (1.213.185, +9,5%), sia per i passeggeri dei traghetti (+9,4%, 1.207.794 unità) che per i crocieristi (+27,3%, saliti a 5.391 unità). Invece, i dati sulle merci sono in controtendenza, con un aumento del 4,3% a oltre 2 milioni di tonnellate. Questo incremento è stato sostenuto da una crescita del 790% del traffico di rinfuse liquide, che è salito a 179.079 tonnellate grazie all’entrata in funzione del rigassificatore e al conseguente trasbordo di oltre 168 mila metri cubi di gas naturale sulla Golar Tundra.
Porti elbani
Per quanto riguarda i porti elbani di Portoferraio, Rio Marina e Cavo, il semestre si è chiuso con un aumento significativo del traffico rotabile in tonnellate (+10,5%, a 1.3 milioni di tonnellate), dei passeggeri dei traghetti (+9,6%, 1.197.560 transiti) e dei crocieristi (9.970, +84,7%).
Commenti e considerazioni finali
“I dati del primo semestre del 2023 riflettono una situazione complessa per i porti italiani, che devono affrontare le incertezze legate al rallentamento dell’export a causa della debolezza della domanda globale”, ha commentato Luciano Guerrieri, presidente dell’Adsp. “Nonostante Livorno abbia risentito, come altri porti, degli effetti negativi di questi fenomeni macroeconomici, è importante sottolineare le buone prestazioni del porto nel settore chiave delle auto nuove, dei passeggeri e delle rinfuse liquide. Anche Piombino e i porti elbani hanno dimostrato di saper sfruttare le proprie forze, fornendo un’ottima risposta in termini di traffico passeggeri e rotabile”.