Una “superbanana” geneticamente modificata potrebbe presto essere la soluzione alla carenza di vitamina A che affligge i Paesi poveri dell’Africa sub-sahariana e del Sud-Est asiatico. Questa carenza ha causato la crescita rallentata dei bambini, la cecità e una maggiore suscettibilità a malattie curabili come la diarrea e il morbillo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 190 milioni di bambini in età prescolare in tutto il mondo soffrono di carenza di vitamina A, e la malnutrizione è responsabile del 6% dei decessi nella prima infanzia solo in Africa.
Fortunatamente, un team internazionale di scienziati ha sviluppato una “superbanana” geneticamente modificata che contiene una quantità significativamente maggiore di sostanze nutritive, in particolare la vitamina A. Questa soluzione economica e pratica potrebbe essere disponibile nel prossimo futuro.
Il progetto Banana21 è stato realizzato dai ricercatori del National Agricultural Research Laboratories dell’Uganda, un Paese che lotta contro la malnutrizione. Grazie alla collaborazione con lo scienziato agricolo australiano James Dale e la Fondazione Bill e Melinda Gates, il team di ricercatori ugandesi è riuscito a creare una banana geneticamente modificata che contiene tutti i nutrienti necessari per combattere la malnutrizione.
Il progetto Banana21 è stato lanciato nel 2005 e dopo 18 anni di investimenti e duro lavoro, gli scienziati sono finalmente riusciti a creare una banana che potrebbe salvare la vita di milioni di bambini. Mentre sono state apportate modifiche genetiche agli alberi di banana in passato per renderli più resistenti ai parassiti, ai funghi o alla siccità, questa è la prima volta che una banana è stata modificata con successo per fungere da integratore alimentare per gli esseri umani.
Tuttavia, nonostante la superbanana sia pronta per essere coltivata, gli scienziati stanno ancora aspettando l’approvazione del governo locale. In Uganda, la coltivazione di alimenti geneticamente modificati è severamente vietata e la legislazione per regolamentare e promuovere lo sviluppo degli OGM è ancora in lavorazione nel Parlamento. Questo potrebbe rappresentare un ostacolo significativo, considerando l’opposizione alla coltivazione di OGM nel paese. Si spera che i legislatori prendano esempio dai loro colleghi kenioti, che hanno recentemente abolito il divieto sulle colture geneticamente modificate.
In conclusione, la creazione di una “superbanana” geneticamente modificata potrebbe rappresentare una soluzione economica e pratica alla carenza di vitamina A che affligge i Paesi poveri dell’Africa sub-sahariana e del Sud-Est asiatico. Nonostante l’approvazione del governo locale sia ancora in sospeso, si spera che questa innovazione possa essere implementata per salvare la vita di milioni di bambini affetti da malnutrizione.