Gli studi recenti condotti da un gruppo di ricercatori della NASA indicano la possibile presenza di estesi oceani di acqua in forma liquida sotto la crosta di ghiaccio delle lune di Urano. Questa rivelazione potrebbe aprire nuove rotte per le future missioni di esplorazione del sistema solare.
Acqua nello Spazio: miti e realtà
Contrariamente all’opinione comune che ritiene l’acqua un elemento piuttosto raro nell’universo, la verità è che l’acqua è piuttosto diffusa, sia nel nostro sistema solare che nello spazio interstellare. È comune trovare acqua in forma solida (ghiaccio) e gassosa (molecole sparse nello spazio o nelle atmosfere dei pianeti). La rarità risiede nell’acqua liquida, la cui esistenza dipende da specifiche condizioni di pressione e temperatura che, teoricamente, possono favorire lo sviluppo e la sopravvivenza della vita.
Dove si trova l’acqua liquida nel Sistema Solare?
Nonostante sia un fenomeno raro, l’acqua liquida non è del tutto assente nel sistema solare. Oltre al nostro pianeta, la Terra, dove copre il 70% della superficie, ci sono altri corpi celesti che ospitano oceani di acqua liquida sotto la loro superficie. Questo è il caso di alcuni satelliti di Giove, come Europa, Ganimede e Callisto, e di Saturno come Encelado, Titano, e forse Mimas. Grazie alle nuove scoperte, possiamo aggiungere Urano e le sue lune a questa lista, che sembrano nascondere acqua liquida sotto la loro superficie.
Urano e le sue lune: un caso da studiare
Urano, il settimo pianeta del sistema solare, fu scoperto nel 1781 dall’astronomo britannico William Herschel. Questo pianeta possiede almeno 27 lune, i cui nomi sono stati dati in onore dei personaggi dei libri di William Shakespeare e Alexander Pope. Nonostante siano state osservate da telescopi e sonde spaziali, solo la Voyager 2 ha avuto la possibilità di esaminarlo da vicino nel 1986.
Acqua liquida sulle lune di Urano: una possibilità da esplorare
Le lune di Urano in esame sono di dimensioni notevoli, maggiori rispetto al pianeta nano Cerere, ma minori rispetto alla nostra Luna. Gli studiosi pensano che al loro interno si trovi una crosta di ghiaccio di centinaia di chilometri, sotto la quale si trova un nucleo roccioso.
La rivelazione di acqua liquida
Gli studi condotti dal team della NASA, guidati da Julie Castillo-Rogez del Jet Propulsion Laboratory, suggeriscono l’esistenza di uno strato di acqua liquida tra la crosta di ghiaccio e il nucleo roccioso delle lune, con uno spessore stimato tra 30 e 50 chilometri. Per mantenere l’acqua allo stato liquido, è necessario un certo calore, che potrebbe provenire dal decadimento di atomi radioattivi presenti nel nucleo roccioso delle lune.
L’importanza di studiare gli oceani di Urano
Usando modelli matematici, i ricercatori hanno stimato la porosità della superficie lunare di Urano, suggerendo che queste lune potrebbero avere la capacità di trattenere il calore necessario per mantenere un oceano di acqua liquida. Castillo-Rogez ha sottolineato l’importanza di comprendere i processi che potrebbero supportare la presenza di oceani sotterranei nei corpi minori del sistema solare.
Il futuro delle esplorazioni e nuove missioni
Nonostante queste recenti scoperte, ci sono ancora molte incognite sulla composizione delle lune di Urano e sulla natura degli oceani di acqua liquida. L’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti ha già segnalato Urano e il suo sistema lunare come una priorità per le future missioni esplorative, proponendo l’invio di una nuova sonda spaziale NASA. Anche l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, sta pianificando una missione verso Urano, conosciuta come Odinus.