Sempre più persone in Europa stanno abbandonando auto e mezzi pubblici per spostarsi in bicicletta, grazie ai programmi di mobilità ciclabile promossi dai governi. Andare in bici è infatti benefico per la salute e per l’ambiente, riducendo l’impronta di carbonio e le emissioni di gas serra. Ma quali sono i Paesi europei che offrono i migliori incentivi ai ciclisti pendolari?
Paesi Bassi: indennità di chilometraggio per i ciclisti
I Paesi Bassi sono noti per la loro cultura della bicicletta, con gli olandesi che percorrono in media 2,6 km al giorno su due ruote. Per incentivare ulteriormente l’uso della bicicletta, il governo offre ai pendolari una “indennità di chilometraggio” di 0,19 euro per chilometro, che le aziende possono detrarre dalle tasse. In questo modo, un pendolare che percorre 10 km al giorno per cinque giorni alla settimana può guadagnare circa 450 euro all’anno.
Belgio: rimborso chilometrico per i ciclisti
Anche il Belgio offre un sistema simile a quello olandese, con un rimborso di 0,24 euro per chilometro percorso in bicicletta. Nel primo semestre del 2022, un dipendente su cinque delle piccole e medie imprese belghe ha ricevuto un’indennità per l’uso della bicicletta.
Francia: incentivi per aumentare il numero di ciclisti
In Francia, i pendolari possono richiedere fino a 0,25 euro per chilometro percorso in bicicletta, con un tetto massimo annuale di circa 200 euro. La fase pilota del programma ha mostrato un aumento del 50% del numero di ciclisti attivi.
Altri Paesi europei: incentivi per l’acquisto di biciclette
In Lussemburgo, i pendolari in bicicletta possono detrarre fino a 300 euro dall’imposta sul reddito personale per l’acquisto di una nuova bicicletta. Nel Regno Unito, i dipendenti delle aziende iscritte al programma “cycle to work” possono acquistare una bicicletta tramite il proprio datore di lavoro e richiedere una detrazione fiscale fino al 32% del costo effettivo. In Spagna, il governo sta valutando un nuovo programma “En Bici al trabajo” che pagherebbe il personale per recarsi al lavoro in bicicletta.
La situazione in Italia
In Italia, l’accesso ai programmi di mobilità ciclabile dipende dall’amministrazione locale. A Bari, ad esempio, i pendolari in bicicletta ricevono 0,21 euro per chilometro percorso per recarsi al lavoro, fino a un tetto massimo di 25 euro al mese. Il governo offre inoltre bonus mobilità per l’acquisto di una nuova bicicletta, anche a pedalata assistita, ai maggiorenni residenti nelle città metropolitane con oltre 50.000 abitanti.
In conclusione, diversi Paesi europei stanno promuovendo la mobilità ciclabile attraverso incentivi economici per i pendolari in bicicletta. Queste iniziative, oltre a migliorare la salute dei cittadini e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, possono anche contribuire a decongestionare le strade e migliorare la qualità dell’aria nelle città.