L’espansione del buco dell’ozono causata dall’eruzione del vulcano Hunga-Tonga

L’espansione del buco dell’ozono causata dall’eruzione del vulcano Hunga-Tonga

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Introduzione

Un’ipotesi recente suggerisce che l’eruzione del vulcano Hunga-Tonga, avvenuta nel gennaio 2022, potrebbe aver influenzato l’apertura anticipata e l’estensione superiore alla media del buco dell’ozono sopra l’Antartide nel 2023. Questa teoria è stata avanzata dal servizio europeo di monitoraggio satellitare Copernicus, che ha osservato un comportamento anomalo dello strato di ozono quest’anno.

Effetti climatici dell’eruzione

L’eruzione del vulcano Hunga-Tonga del 14 gennaio ha avuto potenziali ripercussioni sul clima globale che sono ancora in fase di studio. Un’indagine pubblicata su Nature Climate Change un anno dopo l’evento ha stimato che l’ingente quantità di vapore acqueo rilasciato nell’atmosfera a seguito dell’esplosione del vulcano – 146 Mt di vapore acqueo, equivalenti a 58mila piscine olimpioniche – ha incrementato del 7% la probabilità di superare la soglia di 1,5°C nei prossimi 5 anni. Il vapore acqueo è noto per essere un gas serra.

Il vapore acqueo e il buco dell’ozono

Il vapore acqueo rilasciato dall’eruzione del vulcano Hunga-Tonga è considerato il principale sospettato per l’insolito comportamento del buco dell’ozono nel 2023. Secondo il servizio di monitoraggio satellitare Copernicus, l’eruzione del vulcano, che ha iniettato nella stratosfera una quantità senza precedenti di vapore acqueo, potrebbe aver contribuito a questo rapido sviluppo. Questa ipotesi è in linea con la fisica della stratosfera e la chimica del buco dell’ozono.

Il possibile impatto dell’eruzione sull’ozono

Il ruolo del vapore acqueo

Ma come l’eruzione del vulcano Hunga-Tonga avrebbe potuto alterare lo strato di ozono? Secondo gli esperti di Copernicus, l’aumento del vapore acqueo in atmosfera potrebbe portare a una maggiore formazione di nubi stratosferiche polari. Queste nubi possono essere influenzate dai CFC, i gas che sono stati identificati come una delle principali cause della riduzione dell’ozono e che sono stati banditi dal Protocollo di Montréal.

Il raffreddamento della stratosfera

Non solo, i ricercatori di Copernicus ipotizzano che il vapore acqueo potrebbe contribuire a raffreddare la stratosfera antartica, favorendo così la formazione di queste nubi stratosferiche polari e dando luogo a un vortice polare più forte. Questo fenomeno potrebbe aver avuto un impatto significativo sullo strato di ozono, portando all’apertura anticipata e all’estensione superiore alla media del buco dell’ozono nel 2023.

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