La fornitura a lungo raggio di idrogeno verde può essere competitiva?

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Analisi delle strategie di distribuzione dell’idrogeno verde

Un recente studio del Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC) ha esaminato le opzioni di consegna dell’idrogeno verde, cercando di capire se sia più conveniente produrlo dove l’energia rinnovabile è più economica e poi trasportarlo al cliente finale, oppure se sia preferibile concentrarsi su progetti che uniscono geograficamente l’offerta alla domanda. L’analisi ha anche cercato di determinare la lunghezza ottimale dei viaggi per mantenere la competitività del prodotto rispetto alla produzione locale.

La sfida della competitività dell’idrogeno verde

Secondo il JRC, l’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio non può attualmente competere in termini di costi di produzione con l’idrogeno di origine fossile. Tuttavia, l’importazione di idrogeno da luoghi con risorse energetiche rinnovabili più economiche potrebbe rappresentare un’alternativa alla produzione locale, nonostante comporti ulteriori costi. Questi costi sono direttamente legati alla quantità di idrogeno trasportato, alla distanza da percorrere, ai mezzi utilizzati e alla modalità di “imballaggio”.

Le opzioni per il trasporto dell’idrogeno

Attualmente, per il suo trasporto, l’idrogeno viene compresso, liquefatto o “convertito” in un composto più maneggevole come l’ammoniaca o i LOCH (liquidi organici usati come vettori). L’analisi del JRC suggerisce che la fornitura di grandi quantità di idrogeno verde su lunghe distanze potrebbe essere economicamente vantaggiosa, nonostante l’attuale mancanza di infrastrutture.

Le soluzioni più competitive per la distribuzione dell’idrogeno

All’interno dei confini dell’UE, la soluzione più competitiva sembra essere quella di riconvertire i gasdotti esistenti all’uso dell’idrogeno. Per il trasporto su distanze più lunghe, i vettori chimici come l’ammoniaca o i LOHC sono la soluzione migliore dal punto di vista economico, aprendo opzioni di importazione da fornitori situati, ad esempio, in Cile o Australia.

Il costo della fornitura dell’idrogeno

Il JRC sottolinea che, con costi di produzione dell’idrogeno rinnovabile pari a 1,5-3,5 euro/kg, il contributo dei costi di fornitura al prezzo finale non è trascurabile. Tuttavia, i prezzi di consegna potrebbero essere sufficientemente bassi da facilitare la competitività delle importazioni di idrogeno verde da luoghi di produzione più economici, in particolare per un percorso di trasporto da punto a punto.

La necessità di una certificazione dell’idrogeno rinnovabile

Il documento del JRC raccomanda che la definizione, la certificazione e l’etichettatura dell’idrogeno rinnovabile includano l’intera catena di fornitura, per garantire un monitoraggio accurato delle emissioni associate alle catene di consegna dell’idrogeno su larga scala.

Il report completo del JRC è disponibile per la consultazione.

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