Scoperta una nuova specie di granchio blu nel Mar Adriatico: il Portunus segnis
Una nuova specie di granchio blu, il Portunus segnis, è stata individuata nel Mar Adriatico da un gruppo di scienziati del Cnr-Irbim. Questo granchio è originario del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano occidentale. Gli studiosi mettono in guardia sulla possibilità di una doppia invasione di granchi blu, ma ritengono che l’ecosistema del nord Adriatico non sia ancora favorevole per questa specie.
La scoperta del Portunus segnis nel Mar Adriatico
Il Portunus segnis è la seconda specie di granchio blu ad essere individuata nel Mar Adriatico, dopo il Callinectes sapidus, originario delle coste atlantiche americane. Quest’ultimo, favorito dall’intervento umano, ha invaso le principali zone di produzione di molluschi bivalvi dell’Adriatico. La scoperta del Portunus segnis è stata effettuata da un team di ricerca del Cnr-Irbim di Ancona.
La prima segnalazione del Portunus segnis
La prima segnalazione di questa nuova specie è stata pubblicata sulla rivista BioInvasion Records. Il 5 novembre 2022, pescatori artigianali hanno catturato un singolo esemplare di Portunus segnis vicino al porto di Ancona. Successivamente, sono stati effettuati confronti tassonomici con materiali di collezione, che includevano anche due esemplari non segnalati della specie provenienti dalla costa ionica della Calabria. La notevole distanza tra il ritrovamento del Portunus segnis nell’Adriatico e il suo fronte di invasione rafforza l’ipotesi che le traslocazioni umane contribuiscano alla dispersione secondaria o all’introduzione di questa specie invasiva nelle acque del Mediterraneo.
Il rischio di una doppia invasione di granchi blu nel Mar Adriatico
La scoperta del Portunus segnis ha acceso un campanello d’allarme tra gli esperti, che temono una doppia invasione di granchi blu nel Mar Adriatico. Il Callinectes sapidus ha già causato notevoli danni all’ecosistema marino, mettendo a rischio la biodiversità e le attività di pesca.
Le caratteristiche del Portunus segnis
Il Portunus segnis è simile al Callinectes sapidus, ma presenta alcune differenze, come il colore delle chele, che sono blu nei maschi e rosso nelle femmine. Questa specie è originaria del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano occidentale, ma si è diffusa rapidamente in tutto il Mediterraneo, raggiungendo anche la Sicilia. Come per il Callinectes sapidus, l’ipotesi più accreditata è che anche il Portunus segnis sia arrivato nei mari italiani attraverso l’acqua di zavorra trasportata nelle stive delle navi cargo.
Il Mar Adriatico: un ecosistema non ancora ospitale per il Portunus segnis
Secondo gli studiosi del Cnr-Irbim, il nord Adriatico non è ancora un ecosistema favorevole per il Portunus segnis. Questa specie, infatti, predilige acque più calde e salate, come quelle del Mar Mediterraneo centrale e mi meridionale. Tuttavia, il cambiamento climatico potrebbe aumentare la vulnerabilità del Mar Adriatico alle invasioni di specie aliene.