Condizioni meteorologiche estreme e cambiamenti climatici minacciano i raccolti in Toscana
Emergenza meteo in Toscana: incendi e nubifragi mettono a rischio l’agricoltura
Da incendi a tempeste: un clima in tumulto
La Toscana è stata colpita da una serie di eventi meteorologici estremi. Dopo gli incendi che hanno devastato oltre 16 ettari nei comuni di Montecatini Valdicecina, Pomarance e Scarlino durante il fine settimana, la regione è ora alle prese con nubifragi e venti che raggiungono i 100 km/h, in particolare nell’Arcipelago meridionale e in Maremma. La Protezione Civile regionale ha emesso un codice giallo per temporali e rischio idrogeologico, esteso a tutta la regione per l’intera giornata di martedì 29 agosto, e un altro codice giallo per vento per tutta l’area centro-meridionale.
Monitoraggio dei venti e allerta meteo
L’instabilità meteorologica continua a preoccupare le autorità, che prevedono temporali più frequenti sul nord ovest e sul litorale, con la possibilità di un bis domani. I venti di libeccio, con raffiche fino a 90-100 km/h, sono monitorati sull’Arcipelago meridionale e la Maremma, mentre per domani si prevedono venti di maestrale fino a 70-90 km/h sull’Arcipelago meridionale.
Impatto dei cambiamenti climatici sull’agricoltura toscana
Un anno difficile per l’agricoltura
Coldiretti Toscana ha rilasciato una prima analisi sugli effetti di questi eventi meteorologici estremi, che stanno diventando sempre più frequenti e intensi a causa della crisi climatica. L’associazione agricola descrive la stagione come una delle più complesse e difficili di sempre, con 88 eventi estremi dall’inizio dell’anno tra piogge eccessive, alluvioni, grandinate, trombe d’aria che hanno danneggiato le coltivazioni, le strutture agricole e le infrastrutture, causando danni produttivi ed economici significativi.
Le conseguenze dei cambiamenti climatici sui raccolti
I cambiamenti climatici, con una tendenza sempre più marcata alla tropicalizzazione, hanno avuto un impatto drastico sulla produzione agricola. Secondo Coldiretti, la produzione di pere è diminuita del 70%, quella di mele del 30%, susine del 30%, meloni del 50%, frumento del 10%, pomodoro del 10%, ma anche delle varietà primaverili di miele (90%), latte (15%) e uova (10%). Le previsioni per il vino sono in calo del 20%, secondo il primo monitoraggio di Vigneto Toscano, e anche per la prossima annata olivicola si prevede una riduzione che varia tra il 10% e il 50% a seconda dell’area.
La Toscana si trova di fronte a una doppia sfida posta dai cambiamenti climatici. Da un lato, la mitigazione, che richiede una riduzione rapida e robusta delle emissioni di gas serra legate all’uso dei combustibili fossili, investendo quindi in efficienza energetica e in nuovi impianti per catturare le energie rinnovabili. Dall’altro, l’adattamento ai cambiamenti climatici ormai inevitabili, investendo nella resilienza del territorio, a partire da un nuovo Piano di tutela dell’acqua su cui la Regione è già al lavoro.