Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports ha rivelato la scoperta di resti fossili di un infante in un sito paleolitico di grande importanza in Francia, che potrebbe appartenere a un primissimo lignaggio di Homo Sapiens. La Grotte du Renne, situata nel Comune di Arcy-sur-Cure, è una delle grotte in cui sono stati documentati complessi tecno-culturali come la cultura preistorica Châtelperronian, che si colloca tra la fine del Paleolitico medio e l’inizio del Paleolitico superiore.
Finora, la Grotte du Renne era l’unico sito in cui i resti umani scoperti nei diversi strati Châtelperronian erano stati assegnati a Neanderthal. Tuttavia, all’interno del livello Xb2, gli archeologi hanno identificato un ileo appartenente a un neonato vissuto circa 45.000 anni fa, che differisce nettamente dai resti di Neanderthal. Questo ileo, chiamato AR-63, è stato confrontato con fossili umani di Neanderthal e con resti di bambini deceduti in tempi moderni, e le analisi hanno mostrato che presenta caratteristiche morfologiche diverse.
Gli autori dello studio suggeriscono che l’ileo AR-63 possa appartenere a un lignaggio umano della prima età moderna, la cui morfologia differisce leggermente dagli esseri umani attuali. Questo ritrovamento potrebbe attestare la presenza di primi gruppi umani anatomicamente moderni nell’Europa occidentale durante il periodo Châtelperronian. È possibile che Neanderthal e questo lignaggio sconosciuto abbiano coesistito nella Grotte du Renne e siano stati gli artefici della cultura Châtelperronian.
Se questa ipotesi fosse confermata, sarebbe un forte sostegno all’idea che lo sviluppo di un assemblaggio simile al Paleolitico superiore iniziale come il Châtelperronian sia il risultato di processi di diffusione culturale o acculturazione con possibile mescolanza di popolazione tra i due gruppi.
La scoperta di questo fossile di un neonato preistorico appartenente a un lignaggio sconosciuto solleva nuovi interrogativi sull’origine della cultura del Paleolitico superiore iniziale Châtelperronian. La Grotte du Renne, con i suoi complessi tecno-culturali, continua a offrire importanti informazioni sulla storia umana e sulla transizione tra il Paleolitico medio e il Paleolitico superiore. Questo ritrovamento potrebbe indicare che la cultura Châtelperronian sia un ibrido, una pluralità di tecniche apprese grazie all’evoluzione umana.
In conclusione, la scoperta di questo fossile di un neonato preistorico appartenente a un lignaggio sconosciuto nella Grotte du Renne in Francia apre nuove prospettive sulla comprensione dell’origine della cultura del Paleolitico superiore iniziale Châtelperronian. Questo ritrovamento potrebbe fornire importanti informazioni sulla presenza di primi gruppi umani anatomicamente moderni nell’Europa occidentale durante quel periodo e sulla possibile coesistenza di Neanderthal e di questo lignaggio sconosciuto. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa scoperta per approfondire la nostra conoscenza sulla storia umana.