Rifiuti elettronici: una nuova vita come auto da corsa per la Formula E Gen3
I rifiuti elettronici rappresentano un problema sempre più urgente e diffuso a livello globale. Ogni anno, oltre 50 milioni di tonnellate di RAEE vengono scaricate in discarica, una cifra destinata a superare i 75 milioni entro il 2030. Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica, il team da corsa britannico Envision Racing e l’artista Liam Hopkins hanno collaborato per creare un’auto da corsa per la Formula E Gen3, chiamata “Recover-E”, utilizzando materiali riciclati provenienti dai rifiuti elettronici.
La presentazione di questa innovativa creazione è avvenuta al centro espositivo ExCel di Londra, in occasione della tappa britannica della Formula E. Ciò che rende ancora più straordinaria questa auto da corsa è il fatto che è effettivamente guidabile. L’obiettivo principale del progetto è attirare l’attenzione sul problema dei rifiuti elettronici e promuovere l’adozione di pratiche di riciclo e riparazione degli apparecchi elettronici.
Il Regno Unito, nonostante sia uno dei Paesi più avanzati dal punto di vista tecnologico, non è certo virtuoso in termini di riciclo dei rifiuti elettronici. Nel 2022, infatti, si è classificato al secondo posto nella lista dei Paesi che hanno generato più e-waste. Questo dato sottolinea l’importanza di promuovere una maggiore consapevolezza e responsabilità nell’uso e nel trattamento degli apparecchi elettronici.
L’artista Liam Hopkins commenta: “Sfortunatamente, oggi scegliamo di scartare e sostituire l’elettronica invece di ripararla e riciclarla, portando a una crisi globale dei rifiuti elettronici. Attraverso il design e la creatività, vogliamo mostrare il problema dei rifiuti elettronici e il suo potenziale per accelerare la creazione di un’economia circolare”.
Il team di Envision Racing sottolinea che molti dei minerali e dei metalli preziosi contenuti nei vecchi dispositivi elettronici potrebbero essere recuperati e riutilizzati, ad esempio, nella produzione delle batterie elettroniche. Questo permetterebbe di ridurre drasticamente la necessità di estrarre terre rare e l’energia necessaria per produrre nuove batterie.
Sylvain Filippi, amministratore delegato e CTO del team per l’e-prix, afferma: “Se i milioni e milioni di batterie al litio presenti nei prodotti elettronici venissero riciclate, potremmo ridurre notevolmente la necessità di estrazione di terre rare e l’energia necessaria per generare le batterie da zero”.
L’impegno nel campo del riciclo dei rifiuti elettronici non si limita solo agli adulti, ma coinvolge anche i più giovani. Envision Racing ha promosso un concorso rivolto a ragazzi tra i 9 e i 21 anni, chiedendo loro di creare una propria mini auto da corsa utilizzando rifiuti elettronici riciclati a casa.
In conclusione, l’auto da corsa “Recover-E” rappresenta un esempio concreto di come sia possibile trasformare i rifiuti elettronici in qualcosa di utile e innovativo. Questo progetto mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei rifiuti elettronici e a promuovere l’adozione di pratiche di riciclo e riparazione degli apparecchi elettronici. Inoltre, evidenzia il potenziale di recupero dei materiali preziosi contenuti nei dispositivi elettronici, che potrebbero essere riutilizzati nella produzione di nuove batterie elettroniche. È importante coinvolgere anche i giovani in queste iniziative, per educarli all’importanza del riciclo e della riduzione dei rifiuti elettronici.