Il caldo estremo in Europa nel 2022: oltre 61.000 vittime in 35 Paesi
Un’estate torrida senza precedenti
Record di temperature e impatto sui ghiacciai
Durante l’estate del 2022, l’Europa ha subito un’ondata di calore senza precedenti. Clare Nullis, rappresentante dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), ha segnalato che le temperature hanno raggiunto livelli record. Un nuovo massimo è stato stabilito per lo zero termico, che ha raggiunto i 5.298 metri, superando di 115 metri il precedente record del 25 luglio 2022 e diventando il più alto da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1954.
Nullis ha rivelato che lo zero termico è stato rilevato da un pallone meteorologico di Meteo-Suisse sopra Payerne, nel cantone occidentale di Vaud. L’effetto di queste temperature estreme sui ghiacciai è evidente. L’anno precedente, il livello di congelamento dei ghiacciai e la scomparsa della neve erano stati drammatici. Purtroppo, con l’ultima ondata di calore, questa tendenza continua.
Condizioni estreme e allerta massima in Svizzera
La Svizzera, in particolare, ha subito le conseguenze di queste temperature estreme, con gran parte del Paese al livello 3 di allerta arancione o in allarme rosso di massimo livello. La WMO ha sottolineato che l’impatto delle temperature estreme sui ghiacciai è oggetto di studio, ma gli effetti dell’ondata di calore sono chiari, con la copertura nevosa ora presente solo alle quote più alte della Svizzera.
Un’estate di record e allerte
Temperature record in Francia e allerte in tutta Europa
Le temperature in gran parte della metà meridionale della Francia hanno superato i 37° C, con picchi fino a 40 – 42° C nella regione della Drome. Météo-France ha emesso un’allerta arancione per 49 dipartimenti e un’allerta rossa per 4, segnalando numerosi record di diverse stazioni, sia per le temperature massime diurne che per quelle minime notturne, che hanno un impatto particolare sulla salute.
Nullis ha evidenziato che sono state emesse anche allerte rosse in alcune parti dell’Italia, Croazia e Portogallo e diffuse allerte arancioni per il caldo nei Paesi vicini. Al contrario, altre parti dell’Europa e in particolare la Scandinavia hanno visto precipitazioni insolitamente abbondanti.
Il bilancio delle vittime e le condizioni estreme al di fuori dell’Europa
Rispondendo a una domanda sul numero di persone a rischio a causa del caldo incessante, Tarik Jašarević, portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha rivelato che durante i mesi estivi dell’anno scorso, in 35 Paesi europei sono morte più di 61.000 persone per cause legate al caldo.
Al di fuori dell’Europa, le condizioni di caldo soffocante continuano in gran parte degli Stati Uniti centrali e meridionali, con numerosi allerte caldo estremo emesse negli Stati centrali delle Grandi Pianure e in Texas. Nullis ha sottolineato che anche l’attività dei cicloni tropicali nell’Atlantico si è intensificata, con tre sistemi tropicali – Gert, Franklin e Harold – che destano particolare preoccupazione.