Un raid animalista libera quasi 3000 visoni in Wisconsin, ma la loro sorte rimane incerta
Un’azione audace per la liberazione degli animali
Il raid notturno all’Olsen Fur Farm
Nel cuore della notte dell’11 agosto, un gruppo di difensori dei diritti degli animali ha effettuato un’incursione all’Olsen Fur Farm, un famoso allevamento di visoni da pelliccia situato a Trempealeau, nel Wisconsin, Stati Uniti. Si ritiene che gli attivisti facciano parte del movimento Animal Liberation Front. Hanno forzato la recinzione metallica dell’allevamento e, dopo aver documentato le condizioni in cui gli animali vengono tenuti e successivamente uccisi per la loro pelliccia, hanno liberato i visoni, uno dopo l’altro.
La liberazione dei visoni e il messaggio degli attivisti
Migliaia di visoni hanno avuto la possibilità di fare i primi passi fuori dalle loro gabbie, scomparendo nell’oscurità. Gli attivisti hanno poi diffuso un messaggio anonimo online, rivendicando l’azione e incoraggiando gli altri a fare lo stesso per tutti gli esseri viventi imprigionati. “Speriamo che molti visoni possano godere della loro libertà in natura e che questa fattoria non sia in grado di allevare migliaia di loro negli anni a venire”, si legge nel comunicato.
Le conseguenze dell’azione e le opinioni divergenti
Il destino incerto dei visoni liberati
Tuttavia, secondo quanto riportato dai media americani, il 90% dei visoni liberati sarebbe stato catturato tramite trappole nelle aree circostanti l’allevamento. Per il restante 10%, le possibilità di sopravvivenza sono estremamente scarse. Questi sono animali cresciuti in cattività, incapaci di procurarsi cibo all’esterno e di difendersi da predatori e altri pericoli. L’ufficio dello sceriffo della contea di Trempealeau sta indagando sull’incursione e ha chiesto ai cittadini di fornire qualsiasi dettaglio utile per identificare i responsabili.
Le reazioni all’azione degli attivisti
Le opinioni riguardo all’azione a Trempealeau sono molto divergenti. Molti sostengono gli attivisti, chiedendo agli Stati Uniti di chiudere definitivamente tutti gli allevamenti di animali da pelliccia sul territorio nazionale. Altri, invece, contestano questo tipo di azione, mettendo in dubbio la sua efficacia a lungo termine e proponendo altri modi di protestare per la causa animale.
Non è la prima volta che l’Olsen Fur Farm viene presa di mira dagli attivisti. Secondo il messaggio diffuso online, già nel 1997, 800 visoni furono liberati dalle gabbie. Ad oggi, il Wisconsin rimane il principale produttore di pelliccia di visone in America, un business che prospera a spese della vita di questi animali.