L’importanza di scegliere piatti monouso ecologici
In un’epoca in cui l’inquinamento è un problema sempre più grave, diventa fondamentale fare scelte consapevoli per proteggere il nostro pianeta e il nostro futuro. Una delle prime cose da considerare è ciò che mettiamo sulle nostre tavole. Per decenni abbiamo utilizzato posate e piatti di plastica, che hanno contribuito a devastare mari, laghi e fiumi. Fortunatamente, oggi abbiamo a disposizione alternative ecologiche che ci permettono di continuare a utilizzare prodotti monouso senza danneggiare gli ecosistemi.
Una delle opzioni più promettenti sono i piatti monouso realizzati con materiali biodegradabili. Questi includono carta, cartone, amido di mais e polpa di cellulosa, come quelli proposti da Ekoe Cooperativa Società Benefit. I vantaggi di scegliere piatti monouso compostabili sono molteplici. Innanzitutto, non danneggiano l’ambiente, a differenza dei piatti di plastica tradizionale che possono impiegare centinaia di anni per degradarsi. Questo compromette l’equilibrio degli ecosistemi delicati e contribuisce al problema delle microplastiche, che si trovano ovunque, persino nella catena alimentare umana e animale.
Inoltre, i piatti monouso compostabili hanno un ciclo di vita che non si esaurisce dopo il loro utilizzo. I piatti di carta o cartone possono essere riciclati e riutilizzati per produrre scatole e altri articoli. I piatti realizzati con materiali come la polpa di cellulosa o le foglie di palma possono essere smaltiti nell’organico e trasformati in compost, che arricchisce il terreno con sostanze nutritive.
I piatti monouso compostabili in materiali come la polpa di cellulosa o le foglie di palma si degradano in poche settimane. Nonostante siano realizzati con fibre di origine naturale, questi prodotti sono estremamente resistenti e possono sopportare anche temperature elevate.
La direttiva Ue sulla plastica monouso
Per combattere l’inquinamento e preservare l’ambiente, l’Unione europea ha introdotto nel 2019 una direttiva che vieta l’uso di determinati prodotti monouso in plastica. In Italia, questa direttiva è entrata in vigore solo a gennaio 2022, dopo numerose polemiche da parte del settore industriale.
I piatti monouso in plastica sono tra i prodotti interessati dal divieto. Altri prodotti vietati includono posate, cannucce, bastoncini cotonati, agitatori per bevande e contenitori in polistirene espanso. A seguito di questa mossa europea, le aziende che producono stoviglie e imballaggi alimentari hanno dovuto adattarsi, passando all’uso di bioplastiche (ancora ammesse in Italia). Sono consentiti articoli realizzati con materiali biodegradabili e compostabili, certificati conformi allo standard europeo UNI EN 13432, con una percentuale di materia prima rinnovabile pari o superiore al 40%. Dal 1° gennaio 2024, questa percentuale dovrà essere superiore al 60% in alcuni casi specifici.
La direttiva Ue fa anche riferimento alla “responsabilità estesa dei produttori”. Questo significa che i produttori devono coprire i costi delle misure di sensibilizzazione, della raccolta dei rifiuti e della rimozione e trattamento dei rifiuti dispersi nell’ambiente.
Conclusioni
Scegliere piatti monouso ecologici è un passo importante per ridurre l’inquinamento e proteggere l’ambiente. I piatti monouso compostabili realizzati con materiali biodegradabili come la polpa di cellulosa o le foglie di palma offrono numerosi vantaggi. Non solo sono rispettosi dell’ambiente, ma hanno anche un ciclo di vita che non si esaurisce dopo il loro utilizzo. Inoltre, sono resistenti e possono sopportare temperature elevate.
La direttiva Ue sulla plastica monouso ha vietato l’uso di alcuni prodotti in plastica e ha spinto le aziende a utilizzare materiali biodegradabili e compostabili. Questa direttiva è un passo importante per combattere l’inquinamento e preservare il nostro pianeta. È responsabilità di tutti fare scelte consapevoli e adottare prodotti ecologici per un futuro sostenibile.