Il consumo di caffè al risveglio: un’abitudine da riconsiderare?
Il caffè è una bevanda amata da molti, soprattutto in Italia, dove si consumano circa 95 milioni di tazzine al giorno. Nonostante la sua popolarità, l’abitudine di bere caffè appena svegli potrebbe non essere la scelta più salutare. Questo perché l’interazione tra la caffeina e il cortisolo, l’ormone del risveglio, potrebbe compromettere l’efficacia della caffeina stessa. Ma vediamo più nel dettaglio perché.
Il ruolo del cortisolo nel risveglio
Il cortisolo: l’ormone del risveglio e dello stress
Il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che svolge diversi ruoli nel corpo umano. Tra questi, regola il nostro ritmo sonno-veglia, aiutandoci a svegliarci e ad affrontare la giornata. Tuttavia, il cortisolo viene anche rilasciato in risposta allo stress, motivo per cui è spesso chiamato “ormone dello stress”.
L’interazione tra caffè e cortisolo
Quando consumiamo caffè mentre il nostro corpo sta naturalmente rilasciando cortisolo, l’effetto stimolante del caffè può inibire la produzione di questo ormone. Di conseguenza, il nostro corpo inizierà a fare affidamento sulla caffeina per ottenere energia, e nel lungo termine, questo può portare all’assuefazione.
Il momento migliore per bere il caffè
La tolleranza alla caffeina
La tolleranza alla caffeina è un fenomeno ben noto. Molte persone che consumano regolarmente grandi quantità di caffè notano che, col tempo, il caffè non sembra avere lo stesso effetto energetico. Questo può essere attribuito alla soppressione della produzione di cortisolo da parte della caffeina. In altre parole, consumare caffeina durante i picchi di produzione di cortisolo può, nel tempo, portare a una sorta di “sostituzione” dei benefici dell’ormone con quelli della caffeina.
Quando bere il caffè?
Se bere caffè appena svegli può comportare una serie di effetti negativi a lungo termine, qual è il momento ottimale per consumarlo? Gli esperti suggeriscono che ci sono momenti in cui l’interazione tra la caffeina e il cortisolo è meno problematica. Il cortisolo è solitamente rilasciato al mattino presto, tra le 8 e le 9, tra le 12 e le 13 e tra le 17:30 e le 18:30. Pertanto, secondo Steven Miller, un neuroscienziato dell’Uniformed Services University of the Health Sciences nel Maryland, il momento migliore per consumare caffè sarebbe tra le 9:30 e le 11:30 e tra le 14:00 e le 17:00. Durante queste finestre orarie, l’assunzione di caffeina è meno probabile che interferisca con la produzione di cortisolo, massimizzando così gli effetti benefici del caffè.
I benefici del caffè
Nonostante gli effetti negativi potenziali del consumo di caffè appena svegli, è importante sottolineare che alcuni studi scientifici hanno dimostrato che un consumo moderato di caffè, generalmente considerato tra le 3 e le 5 tazze al giorno (equivalente a circa 400 mg di caffeina), è associato a diversi benefici. I consumatori abituali sembrano essere a minor rischio di sviluppare malattie del fegato, diabete di tipo 2, malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e alcuni tipi di cancro, come quello al fegato e al colon-retto. Inoltre, una recente ricerca condotta dalla Semmelweis University di Budapest, ha rivelato che il consumo di mezza a tre tazze di caffè al giorno può persino ridurre il rischio di ictus, infarto e mortalità.