Record di calore a Milano: il 23 agosto è il giorno più caldo in 260 anni
Il capoluogo lombardo, Milano, ha recentemente vissuto un’esperienza di calore senza precedenti. Il 23 agosto è stato segnato come il giorno più caldo mai registrato nella storia della città, superando ogni record precedente. Questo non è un segno positivo, considerando che le temperature non sono mai state così alte in questo periodo dell’anno negli ultimi 260 anni.
Il caldo persistente in Italia
Il record di calore a Milano
Nonostante ci stiamo avvicinando alla fine di agosto, l’Italia continua a soffrire di un calore intenso. Il caldo è particolarmente opprimente nelle regioni settentrionali del paese. Tra le città più colpite, Milano si distingue per aver registrato il 23 agosto la temperatura più alta degli ultimi 260 anni, da quando è iniziato il monitoraggio meteorologico presso la stazione di Milano Brera. Secondo l’Arpa Lombardia, la temperatura media giornaliera di quel giorno è stata di 33°C, superando il precedente record di 32.8 °C, registrato l’11 agosto 2003.
Altri record di calore in Lombardia
Il giorno successivo, è stato stabilito un altro record per la temperatura minima, che ha raggiunto i 28.9 °C, mentre la temperatura massima ha toccato i 37.8 °C. Anche altre città lombarde hanno sofferto di un calore intenso. A Cremona e Pavia, i termometri hanno segnato i 39 °C, a Mantova, Como e Brescia 38 °C e 37°C a Bergamo e Sondrio. In alcune località dell’Appennino Pavese, come Canevino e Ponte Nizza, e a Pieve San Giacomo, nel Cremonese, le temperature hanno superato i 40 °C.
Effetti del caldo sulle Alpi
Temperature elevate in montagna
La preoccupazione non riguarda solo le città, ma anche le temperature elevate registrate sulle Alpi. Dal 19 agosto, le temperature hanno superato i 20 °C a 2200 metri, mentre a 3000 metri sono stati rilevati valori massimi fino a 16 °C. Nel fondovalle, a Bormio (in provincia di Sondrio), a 1200 metri di altitudine, le temperature hanno quasi raggiunto i 33 °C, mentre a Santa Caterina Valfurva (sempre nel Sondriese), a 1700 metri, la temperatura ha raggiunto i 27 °C.
Impatto sulle calotte glaciali
Quest’ultimo picco di calore di agosto sta avendo un impatto significativo sui ghiacciai alpini. Chiunque si trovi in montagna in questi giorni, vicino alla Marmolada o al Monte Rosa, può constatare di persona quanto sia preoccupante la situazione. I dati parlano da soli: tutti i nostri ghiacciai, a tutte le altitudini, sono ora sopra lo zero termico a causa del riscaldamento globale che sta avanzando a ritmi rapidi. Il 21 agosto, la stazione radiosondaggio di Novara Cameri ha registrato un valore di 5.328 metri, un record per il nostro Paese. Questo significa che, nel giro di pochi anni, potremmo dover dire addio ai nostri maestosi ghiacciai, che sono sempre stati una parte fondamentale del nostro paesaggio.