Il ritorno alla stabilità delle popolazioni di tonno grazie alla pesca regolamentata
Il tonno, con le sue quindici specie, è un attore fondamentale negli ecosistemi marini. Questo grande predatore svolge un ruolo cruciale nel mantenere l’equilibrio dell’ambiente marino, regolando le popolazioni delle specie preda. Tuttavia, la pesca eccessiva ha messo a rischio la salute degli oceani e la sopravvivenza del tonno stesso. Fortunatamente, l’introduzione di limiti di pesca ha contribuito a ristabilire l’equilibrio degli stock di tonno.
Il tonno rosso dell’Atlantico: un gigante in movimento
Caratteristiche e comportamento del tonno rosso
Il tonno rosso dell’Atlantico è un vero gigante del mare. Può raggiungere dimensioni impressionanti, paragonabili a quelle di una barca, con un peso che può superare i 750 chilogrammi e una velocità che può superare i 70 chilometri all’ora. Le sue migrazioni sono paragonabili a maratone, con un continuo alternarsi di tuffi e nuotate a grande velocità. Questo movimento, fatto di immersioni ed emersioni, mescola l’acqua del mare e porta le sostanze nutritive dalla profondità alla superficie, fornendo nutrimento ad altri pesci.
Le conseguenze della pesca eccessiva
È facile comprendere come una pesca eccessiva del tonno rosso possa danneggiare la salute degli oceani. Questo è esattamente ciò che è accaduto negli anni ’80 e ’90, quando la pesca si è intensificata in modo indiscriminato sia nell’Atlantico orientale che nel Mediterraneo. Questa pesca eccessiva ha portato a una diminuzione del 85% della popolazione di tonno rosso rispetto al 1950, portando alla dichiarazione del tonno rosso come specie in pericolo.
La ripresa della popolazione di tonno rosso grazie alla regolamentazione della pesca
Le misure restrittive adottate
Alla fine degli anni ’90, furono introdotti dei limiti per la cattura del tonno rosso, ma questi non erano sufficienti per avere un effetto significativo. Solo nel 2006 furono adottate misure più restrittive, tra cui la riduzione dei pescherecci, limiti di cattura basati su ricerche scientifiche, divieti di pesca al di sotto di una misura minima e controlli di conformità del pescato. Queste misure hanno contribuito a una ripresa della popolazione di tonno rosso, che continua a crescere.
Il ruolo dei consumatori e la necessità di una pesca sostenibile
Per raggiungere questo risultato, è stata necessaria un’alleanza tra diversi gruppi con interessi diversi: pescatori, rivenditori di prodotti ittici, governi, ambientalisti e consumatori. Questi ultimi hanno un ruolo chiave: devono essere informati sulla provenienza del pesce che mangiano e sulle modalità di cattura, e devono fare scelte consapevoli al momento dell’acquisto.
Il WWF ha recentemente lanciato un allarme per il tonno pinna gialla, che rappresenta i due terzi delle catture nell’Oceano Indiano. La pesca eccessiva ha ridotto lo stock del 50% in soli 15 anni e sta minacciando la sicurezza alimentare, la salute e il benessere dei piccoli pescatori nei paesi in via di sviluppo. È quindi necessario adottare misure di contenimento prima che sia troppo tardi, come la riduzione della pesca del 30% rispetto ai valori del 2020, e garantire il rispetto di tale limite.
Infine, poiché il tonno non conosce confini, è fondamentale che i diversi Paesi collaborino per individuare strategie comuni per una pesca sostenibile.