Il latte materno è un alimento straordinario che si adatta alle esigenze in continua evoluzione dei bambini durante la crescita, ma anche in risposta ai cambiamenti ormonali e allo stile di vita della madre e del bambino.
La composizione del latte materno e i suoi cambiamenti nel corso dell’allattamento sono ancora poco conosciuti. Tuttavia, per la prima volta, i ricercatori dell’Università MIT del Massachusetts hanno iniziato a indagare sulla composizione di questo alimento speciale e sui cambiamenti che avvengono a livello cellulare durante le diverse fasi dell’allattamento al seno.
Ci sono differenze significative tra il latte prodotto pochi giorni dopo il parto e quello prodotto alcuni mesi dopo la nascita del bambino. Questi cambiamenti sono influenzati dai livelli ormonali, ma anche da eventuali patologie che possono colpire la madre o il bambino, e si traducono in variazioni nell’espressione genica delle cellule della ghiandola mammaria.
Le ghiandole mammarie possono produrre più di un litro di latte al giorno per mesi o addirittura anni dopo il parto. Finora, lo studio di queste ghiandole è stato difficile perché il tessuto non può essere sottoposto a esami invasivi come una biopsia. Tuttavia, la scoperta recente della presenza di molte cellule della ghiandola mammaria nel latte materno ha aperto nuove possibilità di studio per gli scienziati.
I ricercatori del MIT hanno raccolto campioni di latte materno da 15 madri in diverse fasi dell’allattamento, da un minimo di 3 giorni dopo il parto a un massimo di 632 giorni. Insieme ai campioni, sono state raccolte informazioni sullo stato di salute e lo stile di vita delle madri e dei loro figli.
Attraverso l’analisi di oltre 48.000 cellule isolate dai campioni di latte, utilizzando il sequenziamento a RNA unicellulare, i ricercatori hanno identificato 10 diversi tipi di cellule, tra cui cellule di fibroblasti, cellule epiteliali e cellule immunitarie.
Tra le cellule epiteliali, i lattociti sono i più abbondanti e sono responsabili della produzione di proteine presenti nel latte materno, come la lattoalbumina, nonché dei trasportatori necessari per secernere proteine, micronutrienti, grassi e altri componenti del latte materno.
Con il passare del tempo, è emerso che la percentuale di lattociti coinvolti nella produzione di latte diminuisce, mentre aumenta la percentuale coinvolta nel supporto strutturale. Allo stesso tempo, i geni coinvolti nella risposta alla prolattina diventano più attivi nei lattociti produttori di latte, ma diminuiscono nei lattociti strutturali, probabilmente per rispondere alle diverse esigenze nutrizionali dei bambini durante la crescita.
Tuttavia, non solo il tempo influenza i cambiamenti nella composizione del latte materno. Anche i cambiamenti nello stile di vita e nello stato di salute della madre e del bambino hanno un ruolo importante. Ad esempio, la malattia del bambino, l’ingresso in un asilo nido, l’uso di latte artificiale e l’assunzione di contraccettivi ormonali da parte della madre influenzano la qualità del latte materno.
Attualmente, i ricercatori stanno lavorando per trovare legami più forti tra la composizione del latte materno e i fattori ambientali, come l’inquinamento atmosferico. Inoltre, cercano di comprendere meglio come il latte materno cambi naturalmente nel corso del tempo. Queste informazioni potrebbero essere molto utili per aiutare le madri durante l’allattamento e per prevenire condizioni dolorose come la mastite.
In conclusione, lo studio della composizione del latte materno e dei suoi cambiamenti nel corso dell’allattamento è ancora in corso. Tuttavia, i risultati finora ottenuti ci permettono di comprendere meglio l’importanza di questo alimento per la salute e lo sviluppo dei bambini.