Analisi di Altroconsumo sulle passate di pomodoro: ecco i risultati
Altroconsumo ha recentemente condotto un’analisi approfondita sulle passate di pomodoro disponibili sul mercato italiano. Questo studio ha coinvolto 25 campioni di diverse marche, tra le più note e acquistate nel nostro Paese. L’obiettivo era valutare non solo la qualità della materia prima, ma anche l’imballaggio e le informazioni riportate in etichetta.
I laboratori di Altroconsumo si sono concentrati su diversi aspetti durante le analisi. Uno dei fattori critici presi in considerazione è stato la presenza di muffe. Le muffe possono causare alterazioni sia nel frutto che nei suoi derivati, quindi è fondamentale garantire che i limiti di legge siano rispettati. Inoltre, è stato verificato che il peso effettivo delle passate corrispondesse a quanto indicato sulle confezioni, per evitare inganni ai consumatori.
Altro aspetto analizzato riguardava la presenza di pesticidi. Sono stati esaminati oltre 400 composti utilizzati in agricoltura, oltre al rame, un elemento minerale con proprietà fungicide. Inoltre, è stato monitorato attentamente l’uso di sale nella produzione delle passate, poiché un eccesso potrebbe alterare i sapori e la qualità del prodotto finale. È stato anche verificato se ci fosse acqua aggiunta alle passate di pomodoro, una pratica vietata dalla legge italiana per garantire la genuinità del prodotto.
Un altro test importante è stato il “filth test”, che ha valutato la qualità igienica delle passate, identificando eventuali corpi estranei o contaminanti di origine animale e non. Inoltre, sono stati considerati i parametri per valutare la qualità del pomodoro, come il rapporto degli zuccheri, il residuo ottico, il pH, l’acido lattico e un esame ispettivo per individuare eventuali difetti.
Ovviamente, non poteva mancare la prova di assaggio, che ha coinvolto un gruppo di consumatori abituali di passate di pomodoro. Sono stati valutati aspetto visivo e olfattivo, consistenza, aspetto retrolfattivo, aspetto gustativo e la piacevolezza globale del prodotto. Questa prova ha avuto un peso del 40% sul giudizio finale dei vari prodotti.
Altroconsumo ha anche considerato l’imballaggio delle passate di pomodoro per verificarne la sostenibilità, e le etichette per vedere se le confezioni riportassero le informazioni obbligatorie per legge, ma anche indicazioni utili per il consumatore, come i contatti del produttore e le modalità di conservazione del prodotto.
Sulla base dei punteggi ottenuti, è stata stilata una classifica delle passate di pomodoro. Al primo posto, come migliore del test, si è classificata la passata di pomodoro DE RICA PASSATA – LAVORATO FRESCO, con 75 punti. A seguire, con 74 punti, ci sono SANTA ROSA POMODORISSIMO LA PASSATA, DE CECCO PASSATA CLASSICA, VELLUTATA ORTOLINA PASSATA CLASSICA e GUSTATO (MD) PASSATA DI POMODORO (miglior acquisto).
Altre marche di qualità ottima, ma con punteggi leggermente inferiori, sono LA MOLISANA PASSATA CLASSICA, MUTTI PASSATA DELIZIE DAL SOLE (EUROSPIN), PASSATA DI POMODORO ESSELUNGA e PASSATA DI POMODORO LE CONSERVE DELLA NONNA POMODORO DOLCE DELL’EMILIA ROMAGNA CONAD (miglior acquisto).
Le marche di qualità buona sono PETTI IL DELICATO PASSATA DI POMODORO EXTRAFINE, VALFRUTTA PASSATA VELLUTATA GUSTO AUTENTICO, CARREFOUR BIO PASSATA DI POMODORO, STAR LA MIA PUMMARÒ CORPOSA, VIAGGIATOR GOLOSO PASSATA DI POMODORO, POMÌ PASSATA DI POMODORO, CIRIO PASSATA DELLA MAREMMA EXTRAFINE, CASAR PASSATA DI POMODORO, LA MARCA DEL CONSUMATORE PASSATA DEL CONSUMATORE, ALCE NERO BIO PASSATA DI POMODORO, NOBILE PASSATA RUSTICA, LA RUSSOLILLO PASSATA DI POMODORO, NATURASÌ PASSATA DI POMODORO e LA TORRENTE PASSATA DI POMODORO TRADIZIONALE.
In conclusione, l’analisi di Altroconsumo sulle passate di pomodoro fornisce una guida utile per i consumatori che desiderano acquistare un prodotto di qualità. La classifica delle marche migliori può aiutare a fare una scelta consapevole, tenendo conto non solo del gusto, ma anche di altri fattori come la presenza di pesticidi, l’uso di sale e l’informazione riportata in etichetta.
