Il cambiamento climatico e la siccità: il Lago Maggiore in pericolo
Il cambiamento climatico sta avendo un impatto devastante sulle risorse idriche, con la siccità che sta prosciugando i bacini d’acqua più importanti, sia in Italia che all’estero. Il Lago Maggiore, uno dei più noti, ha perso due metri d’acqua in soli due mesi. I sindaci delle città lungo la sponda piemontese del lago stanno sollevando la voce, lamentando la mancanza di interventi da parte della Regione.
Le conseguenze della siccità sul Lago Maggiore
Impatto sulla navigazione e sul turismo
Se il Lago Maggiore dovesse perdere ulteriori 25 centimetri d’acqua, la navigazione sarebbe interrotta per la prima volta. Questo avrebbe un impatto significativo sul turismo, un settore vitale per l’economia locale. Infatti, se le imbarcazioni e i traghetti non potessero navigare, circa 150.000 persone rimarrebbero bloccate. Già negli ultimi due mesi, il numero di visitatori è diminuito del 50% a causa della riduzione del livello dell’acqua.
Effetti sulla flora, fauna e agricoltura
La siccità non solo sta influenzando le attività umane, ma sta anche causando problemi alla fauna e alla flora locali. Gli agricoltori che dipendono dal lago per irrigare le loro colture stanno incontrando difficoltà, il che potrebbe portare a danni significativi nel settore agricolo.
La crisi idrica non riguarda solo il Lago Maggiore
Condizioni critiche anche per i mari e gli oceani
La crisi idrica non si limita ai laghi. Anche i mari e gli oceani stanno soffrendo a causa del cambiamento climatico. Il Mar Mediterraneo sta “bollendo” e gli oceani stanno cambiando colore a causa dell’aumento delle temperature.
La salute degli altri laghi italiani
All’inizio di quest’anno, anche gli altri laghi italiani mostravano segni di sofferenza. Dopo un 2022 caratterizzato da una diminuzione del 40% delle precipitazioni, a febbraio di quest’anno il lago di Como era al 20,6%, il lago d’Iseo al 15,7%, il lago di Garda al 35% e il lago Maggiore al 37%. Anche il fiume Po era in difficoltà, con un livello di -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico.
Nonostante il Lago Maggiore abbia già affrontato problemi simili in passato, sembra che le istituzioni non stiano adottando misure adeguate per affrontare la situazione. I sindaci delle città lungo la sponda piemontese del lago continuano a chiedere interventi urgenti per affrontare questa crisi idrica senza precedenti.