La lotta per la protezione della foresta di Akbelen in Turchia
Mentre gli incendi devastano il Sud Italia e Rodi, un’altra minaccia legata ai combustibili fossili si sta sviluppando nella foresta di Akbelen, in Turchia. Qui, gli abitanti, compresi i più anziani, stanno cercando di fare tutto il possibile per proteggere la foresta dal disboscamento, ma si sono scontrati con la violenza delle forze di sicurezza.
La società turca YK Energy sta cercando di espandere la sua miniera di carbone nella regione di Muğla, e per farlo ha bisogno di abbattere una vasta area di bosco. Nonostante una causa legale in corso, gli operai addetti allo sgombero dei boschi hanno iniziato a distruggere la foresta, scatenando giorni di scontri tra manifestanti e polizia.
La situazione è ancora più preoccupante se consideriamo che in Europa e nel resto del mondo si sta cercando di ridurre l’uso del carbone e di proteggere le foreste. Tuttavia, sembra che in Turchia ci sia chi si volta dall’altra parte e permette a un’azienda di distruggere una foresta per espandere una miniera di carbone.
Gli attivisti che si oppongono a questa distruzione sono stati colpiti con gas lacrimogeni e manganelli dalla gendarmeria turca, che ha anche dispiegato veicoli blindati per impedire loro di entrare nella foresta. Alcuni manifestanti sono stati ricoverati in ospedale e altri sono stati arrestati.
La regione di Muğla è già sotto la morsa di tre centrali elettriche che utilizzano il carbone come combustibile da 40 anni. Secondo un rapporto dell’ONG Climate Action Network Europe, otto villaggi sono stati abbattuti per costruire miniere di carbone destinate a rifornire queste centrali.
YK Energy sostiene che per mantenere in funzione le centrali, è necessario estrarre le riserve di lignite sotto la foresta di Akbelen. L’azienda afferma che solo questo tipo di carbone può essere utilizzato, altrimenti la produzione terminerà nel 2024. Tuttavia, gli abitanti locali e gli attivisti si oppongono a questa idea, poiché la distruzione della foresta avrebbe conseguenze disastrose per l’ambiente e per le loro comunità.
Nel 2020, il ministero delle Foreste ha concesso a YK Energy il permesso di espandere la miniera a cielo aperto nella foresta di Akbelen. Le comunità locali hanno intentato una causa legale per fermare questa espansione, ma nel luglio del 2021 gli operatori forestali hanno iniziato a abbattere gli alberi nonostante il procedimento in corso.
Nell’agosto 2021, il tribunale amministrativo di Muğla ha stabilito un blocco temporaneo del taglio degli alberi, ma nel novembre 2022 una relazione di esperti ha stabilito che la foresta era adatta all’attività estrattiva e il blocco è stato revocato. Solo la scorsa settimana sono iniziati i nuovi lavori di bonifica, scatenando nuove proteste da parte degli abitanti locali.
Se la deforestazione continuerà, la foresta di Akbelen sarà completamente distrutta. Gli attivisti e gli abitanti locali stanno combattendo questa battaglia lontano dai riflettori, ma è essenziale per il nostro futuro. Non possiamo permettere che una foresta così importante venga distrutta per l’espansione di una miniera di carbone. Dobbiamo sostenere la loro lotta e cercare soluzioni sostenibili per l’energia che non danneggino l’ambiente.