Merano sfrutta la tecnologia Lidar per proteggere il verde cittadino
Un modello digitale per prevenire i danni del maltempo
Merano diventa virtuale
La città di Merano, situata nella provincia di Bolzano, ha deciso di sfruttare la tecnologia laser Lidar per creare un modello digitale della città. Questo modello non è solo una rappresentazione virtuale della città, ma un vero e proprio strumento di simulazione climatica. Grazie a questo, sarà possibile modificare la temperatura, simulare tempeste, tornadi e grandinate, e vedere come queste condizioni climatiche estreme potrebbero influire sulla città.
Un modello per la sicurezza dei cittadini
Questo modello digitale non è un semplice gioco, ma uno strumento di previsione e prevenzione. Grazie alla tecnologia Lidar, sarà possibile capire cosa potrebbe succedere a Merano e ai suoi alberi in caso di condizioni climatiche estreme. Questo permetterà di prevedere le migliori soluzioni da adottare nella realtà, aumentando la sicurezza dei cittadini.
Una biblioteca invisibile per il verde cittadino
La catalogazione degli alberi
Merano non si limita a creare un modello digitale della città, ma anche una vera e propria biblioteca invisibile di tutte le piante presenti. Questo progetto, che coinvolge sia il verde pubblico che i giardini privati, permetterà di catalogare tutte le piante, senza esclusioni.
La tecnologia Lidar al servizio della natura
Tutto è iniziato a febbraio, quando un elicottero ha sorvolato la città a 400 metri di altezza, rilevando con la tecnologia Lidar il patrimonio arboreo di Merano. Grazie ai dati raccolti, sarà possibile creare una rappresentazione digitale tridimensionale di ogni pianta, con tutte le sue caratteristiche fisiche, come posizione, altezza della chioma, spessore del tronco e diametro della corona. Questi parametri permetteranno di valutare lo stato di salute delle piante.
Questo progetto, realizzato in collaborazione con Eurac Research nell’ambito del progetto europeo JUSTNature, è un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per prevenire, risolvere e progredire verso un mondo più sano e in contatto con la natura.
L’obiettivo finale sarebbe quello di creare un inventario completo degli alberi privati, simile a quello già esistente per gli alberi pubblici. Questo catalogo, che contiene le “carte d’identità” degli alberi pubblici, sarà molto utile anche per identificare quelli privati.
“Invece di oscuri presagi e sguardi malvagi da parte dei vicini, le persone dovrebbero essere orgogliose degli alberi nei loro giardini e del contributo che danno alla qualità della vita urbana”, afferma Marco Masin, responsabile del servizio del dipartimento di orticoltura della città.