Allerta meteo arancione su Lombardia e Marche: temporali e calo delle temperature
Il dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con le Regioni interessate, ha emesso un nuovo avviso di allerta meteo per oggi. A causa dei temporali alimentati dai flussi d’aria freddi provenienti dal nord Europa, si prevede un peggioramento delle condizioni meteorologiche su gran parte del centro-nord, accompagnato da un sensibile calo delle temperature.
Di conseguenza, è stata dichiarata l’allerta meteo arancione nelle Marche e su gran parte della Lombardia. Inoltre, è stata valutata un’allerta gialla per Lazio, Umbria, Abruzzo, settori di Toscana, Marche, parte di Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, province autonome di Trento e Bolzano e Lombardia.
Gli eventi meteorologici estremi sono sempre esistiti, ma la loro frequenza e intensità sono aumentate a causa della crisi climatica in corso, come confermato dalla comunità scientifica, in particolare dal Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) dell’ONU.
Un esempio concreto di questa tendenza arriva dai temporali che si sono abbattuti sulla Lombardia nell’ultimo mese, analizzati in un nuovo rapporto dell’ARPA Lombardia.
“Questo rapporto dell’ARPA – afferma Romano La Russa, assessore regionale alla Protezione Civile – conferma ciò che è evidente a tutti: l’incremento sempre più frequente di eventi atmosferici particolarmente intensi e talvolta violenti, con conseguenti danni al territorio”.
Nel solo mese di luglio 2023, sono stati registrati oltre 150.000 fulmini sul territorio lombardo, con quasi 30.000 fulmini in ogni singola giornata del 12, 21 e 24 luglio. Tutte le province hanno subito pesanti grandinate con chicchi fino a 10 centimetri di diametro, abbondanti precipitazioni e violente raffiche di vento, che hanno richiesto un lavoro eccezionale da parte della Protezione Civile.
Ma quali sono le condizioni che hanno portato a temporali così intensi? “Le principali cause di temporali così forti e diffusi – spiega Fabio Carella, direttore generale dell’ARPA Lombardia – sono legate all’espansione verso il Mediterraneo di una massa d’aria molto calda di origine nordafricana, che si è trovata a essere sovrastata da venti più freschi provenienti dal nord Atlantico”.
Tuttavia, l’energia che si riversa a terra sotto forma di temporali non proviene solo dall’Africa. Arriva anche dall’aumento delle temperature del Mar Mediterraneo, che è sempre meno freddo durante i mesi invernali e supera periodicamente record di caldo durante l’estate. Alla fine di luglio, è stata registrata una temperatura media superficiale di circa 30°C, come evidenziato dall’analisi del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
Anche i dati raccolti da Greenpeace con il progetto “Mare caldo” ci permettono di capire cosa accade all’enorme quantità di calore accumulata sulla superficie del Mediterraneo durante i mesi estivi. Secondo l’associazione ambientalista, il mare ha assorbito il 90% del calore prodotto dal riscaldamento globale causato dall’uomo. Ma dove va a finire tutta questa energia? Ovviamente, aumenta le temperature del mare, sia in superficie che gradualmente in profondità. Tuttavia, una parte di questa energia si libera sotto forma di uragani e tempeste.
In conclusione, l’allerta meteo arancione su Lombardia e Marche è il risultato di un peggioramento delle condizioni meteorologiche causato dai temporali alimentati dai flussi d’aria freddi provenienti dal nord Europa. Questi eventi estremi sono il risultato della crisi climatica in corso, che ha portato a un aumento nella frequenza e intensità dei fenomeni meteorologici. È importante prestare attenzione e adottare le misure di sicurezza necessarie per proteggere il territorio e la popolazione.