Il “paziente di Ginevra” è l’ultima persona sieropositiva dichiarata in remissione a lungo termine. La sua storia offre speranza nella battaglia contro l’HIV, anche se la cura diffusa per il virus non è ancora una realtà.
Il paziente di Ginevra è il sesto individuo ad essere dichiarato in remissione a lungo termine dall’HIV. Questa notizia è stata annunciata dagli Hôpitaux Universitaires de Genève (HUG) e dall’Institut Pasteur in vista della Conferenza internazionale sull’AIDS che si terrà a Brisbane, in Australia.
I cinque casi precedenti di remissione a lungo termine sono stati ottenuti attraverso trapianti di midollo osseo contenenti cellule staminali di donatori con una mutazione genetica chiamata CCR5, che impedisce all’HIV di infettare le cellule del corpo. Tuttavia, il paziente di Ginevra ha ricevuto un trapianto di midollo osseo da un donatore senza questa mutazione.
La durata della remissione nel caso del paziente di Ginevra, che è di 20 mesi dopo l’interruzione del trattamento, è senza precedenti per i pazienti che hanno ricevuto un trapianto di midollo osseo senza la mutazione CCR5. Questo individuo ha vissuto con l’HIV dagli anni ’90 e ha iniziato una terapia antiretrovirale fin dall’inizio. Nel 2018, ha subito un trapianto di cellule staminali per curare una forma aggressiva di leucemia. Dopo il trapianto, i test hanno mostrato che le sue cellule del sangue erano state completamente sostituite da quelle del donatore e il numero di cellule infette da HIV era notevolmente diminuito.
I medici hanno gradualmente interrotto la terapia antiretrovirale e nel novembre 2021 hanno definitivamente sospeso il trattamento. Dopo oltre 20 mesi senza terapia, non sono stati trovati segni del virus o risposte immunitarie contro di esso nel corpo del paziente. Questo significa che è stato effettivamente guarito dall’HIV.
Nonostante questo caso straordinario, i ricercatori avvertono che non si può ancora parlare di una cura diffusa per l’HIV. I casi di remissione a lungo termine sono ancora eccezionali. Tuttavia, la storia del paziente di Ginevra offre importanti spunti per nuovi approcci nel trattamento dell’HIV.
I ricercatori sottolineano che, sebbene il protocollo seguito nel caso del paziente di Ginevra non sia applicabile su larga scala a causa della sua aggressività, offre nuove informazioni sui meccanismi di eliminazione e controllo dei serbatoi virali. Queste informazioni potrebbero essere fondamentali per sviluppare trattamenti curativi per l’HIV.
In conclusione, la storia del paziente di Ginevra rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’HIV. Nonostante non sia ancora possibile parlare di una cura diffusa, la sua remissione a lungo termine offre speranza e nuove prospettive per il trattamento dell’HIV.