Probabilmente non è stata la scelta più saggia che l’umanità abbia mai fatto, quella di nutrire Jaws con cocaina.
Abbiamo già sentito la storia deprimente dell’orso che ha mangiato 31,8 chilogrammi (70 libbre) di cocaina persi durante un affare di droga. Ora, preparati per qualcosa di altrettanto deprimente: gli squali che si cibano di cocaina.
In un documentario per Shark Week di Discovery Channel, una scienziata ambientale dell’Università della Florida, Tracy Fanara, insieme al biologo marino e YouTuber Tom Hird, ha indagato se gli squali al largo della costa della Florida potessero ingerire cocaina. Mentre è molto difficile trovare uno spacciatore nell’Atlantico, i pacchetti di droga sono finiti sulla riva per decenni a causa dei contrabbandieri che scaricavano il loro carico per eludere le forze dell’ordine.
Secondo Scienza dal vivo, il team ha condotto una serie di test per verificare se gli squali sarebbero stati attratti da pacchetti che sembravano cocaina agli occhi di uno squalo. Inizialmente, hanno lasciato cadere nell’acqua pacchetti che sembravano cocaina accanto a cigni finti, per vedere verso cosa si sarebbero diretti gli squali. In modo preoccupante, gli squali hanno scelto di prendere i pacchetti, mordendo ciò che potrebbe essere stato un grosso carico di cocaina in circostanze diverse.
In un’altra parte dell’esperimento, che sarà trasmessa su Discovery Channel il 26 luglio, il team ha lasciato cadere i pacchetti da un aereo, proprio come avviene un lancio di droga nella vita reale. Questa volta, diverse specie di squali hanno avuto un assaggio.
Il team spera di condurre ulteriori test su campioni di tessuto e sangue per verificare se la cocaina e altre droghe entrano effettivamente nei loro sistemi nella vita reale.
“Un’altra cosa che potremmo scoprire è che questi animali stanno subendo un flusso costante di farmaci come caffeina, lidocaina, cocaina, anfetamine, antidepressivi, anticoncezionali, che si spostano lentamente dalle città verso l’oceano e stanno iniziando a colpire questi animali”, ha dichiarato Hird a WordsSideKick.com.
Saranno necessarie ulteriori prove per confermare se gli squali effettivamente si nutrono di cocaina nella vita reale, ma è comunque preoccupante per il loro comportamento, soprattutto considerando gli effetti sconosciuti che ciò può avere sulla pesca. Una ricerca del 2018 ha dimostrato che bassi livelli di cocaina nelle riserve idriche possono causare gravi danni alla morfologia e alla fisiologia del muscolo scheletrico dell’anguilla argentata, confermando l’impatto dannoso della cocaina sull’ambiente che potrebbe influire sulla sopravvivenza di questa specie.
Un altro studio del 2019 ha rilevato la presenza di cocaina, ketamina, Xanax e Valium negli anfipodi d’acqua dolce nel Suffolk rurale, nel Regno Unito, che si erano infiltrati nell’approvvigionamento idrico. Anche se non sappiamo se questa storia diventerà un film come ”Orso di cocaina” e “Squalo della cocaina”, IFLScience si riserva tutti i diritti sulla frase “Crostaceo di cocaina: è ora di Krill”.