Un nuovo strumento di screening per la diagnosi precoce del tumore alle ovaie è stato sviluppato da una recente ricerca. Questo tipo di cancro, noto come “killer silenzioso”, di solito mostra sintomi solo quando si è già diffuso ampiamente nel corpo. Tuttavia, se viene diagnosticato precocemente, la sopravvivenza delle pazienti è molto più alta rispetto a quando viene scoperto in ritardo.
Un gruppo di ricercatori ha scoperto che un semplice esame del sangue può rivelare la presenza di tre proteine che sono indicative del tumore ovarico. Queste proteine, chiamate vescicole extracellulari (EV), sono particolarmente piccole e vengono rilasciate dal tumore. Possono essere isolate dai fluidi corporei come il sangue, l’urina e la saliva.
I ricercatori giapponesi hanno estratto queste proteine dal tipo più comune di cancro ovarico, chiamato carcinoma sieroso di alto grado (HGSC). Hanno utilizzato una tecnica di scansione chiamata cromatografia liquida-spettrometria di massa per identificare le tre proteine. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Science Advances, hanno dimostrato che queste proteine possono essere utilizzate come biomarcatori per gli HGSC.
Questi biomarcatori diagnostici potrebbero essere utilizzati come marcatori predittivi per terapie specifiche. Ciò consentirebbe ai medici di personalizzare la strategia terapeutica per il carcinoma ovarico, migliorando così le possibilità di sopravvivenza delle pazienti.
Attualmente, solo un terzo dei casi di tumore ovarico viene diagnosticato precocemente. Tuttavia, la scoperta di queste tre proteine apre la strada a un nuovo strumento diagnostico che potrebbe aumentare le possibilità di diagnosi precoce e migliorare la prognosi per molte donne.
In conclusione, la ricerca ha identificato tre proteine che possono essere utilizzate come biomarcatori per il tumore ovarico. Questo potrebbe portare allo sviluppo di un nuovo strumento di screening per la diagnosi precoce del cancro alle ovaie, migliorando così le possibilità di sopravvivenza delle pazienti.