Accesso alla piscina e buoni omaggio per il bar se porti i tuoi vestiti usati a un punto di raccolta. Un’iniziativa proveniente dalla Finlandia ha permesso finora di riciclare 420 kg di abbigliamento.
Come è noto, l’industria tessile è una delle più inquinanti al mondo, principalmente a causa del fast fashion. La moda contribuisce al 4% delle emissioni globali di CO2 a causa dell’utilizzo di 43 milioni di tonnellate di sostanze chimiche all’anno, compreso il petrolio per la produzione di fibre sintetiche. Il consumo di acqua, la sovrapproduzione di plastica e lo sfruttamento della manodopera sono solo alcune delle conseguenze negative che derivano dall’acquisto di abiti.
Un segnale importante in questo senso arriva dalla Finlandia, precisamente dalla città di Lhati. Qui è stata avviata un’iniziativa che prevede l’installazione di punti di raccolta di rifiuti tessili, al momento solo nel centro commerciale Trio. Chi consegna abiti usati riceve in cambio un buono da utilizzare in un bar locale o per accedere a una piscina all’aperto. I tessuti raccolti vengono successivamente trasformati in fibre riciclate nel più grande impianto di lavorazione tessile della Finlandia, a Paimio, dove saranno utilizzati per creare fili, materiali isolanti e pannelli acustici.
Questa iniziativa, chiamata Textile Deposit, è un progetto pilota che finora ha permesso di raccogliere circa 420 kg di tessuti riciclati, pari a circa 70 kg per ogni punto di raccolta. Da quando sono stati introdotti, ogni punto di raccolta ha registrato una media di 350 kg di tessuti riciclati in una settimana e il tasso di riciclaggio dei rifiuti tessili della città è aumentato del 500%.
L’obiettivo di questo sistema di raccolta è trasformare Lhati in una città senza rifiuti entro il 2050, un traguardo ambizioso ma non impossibile considerando i risultati positivi finora ottenuti. Textile Deposit potrebbe diventare un esempio per altre città e dimostra che è possibile sensibilizzare e incentivare le persone ad acquistare in modo più consapevole gli indumenti, così come spingere i governi ad adottare politiche che favoriscano questa tendenza.