Due piloti della Marina degli Stati Uniti forniranno testimonianza in un’udienza del Comitato di sorveglianza della Camera degli Stati Uniti sugli oggetti volanti non identificati (UFO) la prossima settimana. L’annuncio è stato fatto dal rappresentante Tim Burchett, che ha dichiarato che la commissione presenterà “resoconti di prima mano di fenomeni anomali non identificati” durante l’udienza di mercoledì prossimo. I testimoni includeranno l’ex comandante della Marina David Braver, l’ex pilota della Marina Ryan Graves e David Grusch, un “whistleblower” che ha recentemente affermato che il governo degli Stati Uniti possiede veicoli di origine aliena “intatti e parzialmente intatti”.
Burchett ha sottolineato che l’udienza non si concentrerà su creature extraterrestri o esseri verdi, ma piuttosto sulla necessità di trasparenza e di fornire al pubblico americano le informazioni che merita. Ha anche criticato il governo per negare l’esistenza degli UAP, ma allo stesso tempo impedire l’accesso alle informazioni che potrebbero dimostrarne l’esistenza. Burchett ha promesso che il comitato andrà a fondo nella ricerca della verità sugli UAP e che non accetterà più insabbiamenti.
L’udienza del Comitato di sorveglianza della Camera degli Stati Uniti è solo l’ultimo sforzo delle istituzioni statunitensi per essere più trasparenti riguardo alle indagini sugli UAP. A giugno, la NASA ha tenuto il suo primo incontro pubblico sull’argomento, durante il quale ha rivelato che negli ultimi 27 anni sono stati documentati 800 UAP. Tuttavia, la NASA ha sottolineato che non esistono prove credibili di vita extraterrestre e che gli UAP non sono necessariamente di origine aliena.
Nonostante ciò, l’interesse per gli UAP e la possibilità di vita extraterrestre rimane alto. L’udienza del Comitato di sorveglianza della Camera degli Stati Uniti potrebbe fornire ulteriori informazioni e spunti di riflessione su questo argomento affascinante. L’udienza si terrà il 26 luglio e sarà interessante vedere cosa emergerà dalle testimonianze dei piloti della Marina e del “whistleblower”.