Il costo del Doppio Superbonus di Ance ammonterebbe a circa 20 miliardi l’anno
La stagione del Superbonus sta volgendo al termine, ma l’arrivo imminente della Direttiva Case Green richiede una pianificazione a lungo termine per le riqualificazioni edilizie. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario affiancare un valido supporto incentivante. Dopo la proposta di legge presentata in Commissione Finanze della Camera dall’on. Gusmeroli, anche l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) sta ipotizzando una rimodulazione del bonus per la riqualificazione energetica, proponendo un Doppio Superbonus con aliquote separate.
Secondo le linee guida della proposta dell’ANCE, il Doppio Superbonus prevede:
- Due livelli di sconto: il 70% per tutti e il 100% per gli incapienti.
– Incentivi per la riqualificazione sismica ed energetica di interi edifici (condomini), con un miglioramento di 4 classi energetiche anziché solo due.
– Ripristino della cessione del credito e sconto in fattura.
– Attivazione di un fondo di garanzia per mutui verdi che coprirà la quota di spese non agevolate.
- Incentivo per le unifamiliari, ma solo se sono adibite ad abitazione principale.
– Strutturalità del bonus valido per almeno 10/15 anni.
– Possibilità di scegliere la tempistica di fruizione della detrazione in 5, 10 o 20 anni.
L’obiettivo è mantenere gli aspetti positivi del bonus edilizio, conferendogli maggiore stabilità e sostenibilità finanziaria per le casse pubbliche. I controlli anti-frode rimarrebbero gli stessi del Superbonus attuale, mentre l’apertura alle unifamiliari sarebbe valida solo per le abitazioni principali. Il Doppio Superbonus consentirebbe di agevolare al 100% tutti i lavori solo per coloro che hanno un reddito basso, con un quoziente familiare inferiore a 15.000 euro. La riattivazione della cessione del credito e dello sconto in fattura sarebbe vantaggiosa per tutte le operazioni di riqualificazione globale.
Per coloro che utilizzano il Superbonus al 70%, è prevista la possibilità di accedere a mutui verdi, garantiti dallo Stato e protetti da un fondo apposito. Questi mutui potrebbero offrire tassi più bassi rispetto al mercato.
Secondo l’ANCE, la proposta del Doppio Superbonus consentirebbe di intervenire su 120.000 edifici all’anno, coprendo il 15% delle riqualificazioni degli edifici più energivori, come richiesto dalla Direttiva Europea EPBD. Inoltre, il costo della “nuova versione” del superbonus si aggirerebbe intorno ai 20 miliardi di euro all’anno, dimezzando l’importo mobilitato negli ultimi 12 mesi dal 110%.
In conclusione, il Doppio Superbonus proposto dall’ANCE potrebbe rappresentare un valido strumento per incentivare le riqualificazioni edilizie a lungo termine, garantendo stabilità e sostenibilità finanziaria. L’apertura alle unifamiliari, se adibite ad abitazione principale, e l’accesso a mutui verdi per la quota non agevolata potrebbero favorire un maggior coinvolgimento dei cittadini e un’accelerazione delle riqualificazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi energetici stabiliti dalla Direttiva Europea EPBD.