Luglio 2023 si preannuncia come il mese più caldo di sempre, secondo le previsioni di Copernicus e dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM). Le temperature estreme che si sono verificate in tutto l’emisfero boreale, insieme alle anomalie termiche degli oceani globali, hanno contribuito a questo caldo record.
Secondo le due istituzioni, basandosi sui dati forniti da ERA5, è “estremamente probabile” che luglio 2023 superi tutti i precedenti record di caldo. L’anomalia termica dovrebbe attestarsi intorno o appena sopra 1,5°C rispetto al periodo preindustriale. Questo significa che abbiamo appena vissuto il nostro primo mese in un mondo 1,5 gradi più caldo, un futuro che ci aspetta se non riusciamo a rispettare l’Accordo di Parigi. A livello globale, siamo già ben oltre i 2°C, mentre a livello europeo abbiamo superato da tempo questa soglia.
Le temperature medie globali hanno costantemente superato il record precedente di luglio 2022, secondo le rilevazioni dell’università del Maine. Dal 4 luglio, la temperatura media globale è rimasta costantemente sopra i 16,92°C, raggiungendo un picco di 17,23°C il 6 luglio e stabilizzandosi a 17,14°C il 26 luglio.
Le temperature degli oceani globali segnalano anche forti anomalie, senza interruzioni dal mese di marzo. L’energia termica immagazzinata nelle acque contribuisce ad intensificare le ondate di calore e i fenomeni estremi come grandinate e supercelle temporalesche. Ogni grado di aumento della temperatura fa aumentare l’umidità dell’aria del 7%, aumentando la quantità di vapore acqueo che può precipitare. Le anomalie sono particolarmente evidenti nel Nord Atlantico e nel Mediterraneo, dove il Mare Nostrum ha raggiunto una temperatura media di quasi 28°C, la più alta mai registrata e con settimane di anticipo rispetto al picco termico solitamente atteso a metà agosto.
Le ondate di calore che hanno colpito Cina, Stati Uniti e Sud Europa nelle ultime due settimane hanno contribuito al caldo record di luglio 2023. Queste ondate di calore sono caratterizzate non solo dalle temperature raggiunte, che spesso hanno superato i record precedenti di 1,5-2 gradi, ma anche dalla loro durata e persistenza. Uno studio di attribuzione ha evidenziato che questi eventi sono ormai considerati “normali” nel clima attuale, che è 1,1°C più caldo. Senza il riscaldamento globale causato dall’uomo, sarebbe stato virtualmente impossibile che si verificassero ondate di calore di questa intensità e durata.
Con il probabile caldo record di luglio 2023, quest’anno si avvia a diventare l’anno più caldo della storia, superando il 2016. Le previsioni di Copernicus indicano che le anomalie termiche continueranno nei prossimi mesi. Le emissioni antropogeniche sono il principale motore di questi aumenti di temperatura. Secondo Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, è improbabile che il record di luglio rimanga isolato quest’anno, poiché le previsioni indicano che le temperature sulle aree terrestri saranno ben al di sopra della media stagionale.