I granelli di polvere ricchi di carbonio sono stati recentemente rilevati in una galassia molto distante, offrendo agli astronomi un’importante visione dell’universo durante i suoi primi miliardi di anni di esistenza. Nonostante i ricercatori non siano ancora sicuri della composizione esatta di queste molecole, si sa che nella parte più recente dell’universo, fino a circa 10 miliardi di anni luce di distanza, questa polvere ricca di carbonio è costituita principalmente da idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e da granelli di grafite o diamante.
Tuttavia, nel caso di questa scoperta, il team di ricerca ritiene che il segnale sia più probabilmente correlato alla grafite o ai grani di diamante, piuttosto che agli IPA. Indipendentemente dalla composizione, questa scoperta rappresenta la firma diretta più antica e lontana di granelli di polvere ricchi di carbonio.
I granelli di polvere ricchi di carbonio sono noti per assorbire una specifica lunghezza d’onda, in particolare la luce ultravioletta con una lunghezza d’onda di circa 217,5 nanometri. Questa è la prima volta che questa lunghezza d’onda è stata osservata direttamente negli spettri di galassie primordiali. Tuttavia, nel caso di questa galassia distante, la firma di assorbimento è leggermente spostata a 226,3 nanometri. Questo potrebbe indicare un diverso mix di grani, come quelli simili a grafite o diamante.
Il team di ricerca prevede di condurre ulteriori analisi per comprendere meglio queste osservazioni e il loro significato nell’evoluzione delle galassie. Inoltre, collaboreranno con teorici che studiano la produzione di polvere e la sua crescita nelle galassie, al fine di approfondire la comprensione dell’origine della polvere e degli elementi pesanti nell’universo primordiale.
Questa scoperta offre un’importante finestra sul passato dell’universo e sulla formazione dei pianeti. Gli astronomi continueranno a studiare questi granelli di polvere ricchi di carbonio per svelare ulteriori segreti sull’evoluzione dell’universo primordiale e sulla formazione delle galassie.
L’articolo originale è stato pubblicato su Natura e rappresenta un importante contributo alla nostra comprensione dell’universo e dei suoi misteri. Continueremo a seguire da vicino le ricerche degli astronomi e a condividere le loro scoperte con voi.