Piccoli agricoltori, custodi della biodiversità
La perdita di biodiversità è un problema grave che sta colpendo anche il settore agroalimentare italiano. Durante la manifestazione del World Farmers Market, organizzata contemporaneamente al Food Systems Summit della FAO, Coldiretti ha evidenziato come negli ultimi cento anni la biodiversità agricola e zootecnica italiana sia stata fortemente compromessa.
In Italia, il rischio di estinzione di piante e animali non è affatto remoto. Nel corso di un secolo, abbiamo perso tre varietà di frutta su quattro. Questo fenomeno preoccupante richiede un intervento urgente.
La giornata internazionale organizzata da Campagna Amica ha sottolineato l’importanza di cibi sani e di un giusto reddito per gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori. Questi sono temi che devono essere affrontati a livello globale. L’agricoltura e l’ambiente sono strettamente legati, e l’agricoltura ha tutto l’interesse a preservare l’ambiente, poiché un ambiente e un suolo degradati non possono produrre buoni frutti.
I numeri citati da Coldiretti evidenziano una tendenza allarmante. In tutta la penisola, c’erano 8.000 varietà di frutta, ma oggi ne rimangono meno di 2.000. Di queste, 1.500 specie sono considerate a rischio di estinzione.
Il sistema di distribuzione commerciale attuale, che favorisce grandi quantità di poche varietà, non contribuisce certo alla biodiversità. La standardizzazione dell’offerta è evidente nella nostra quotidianità: basta andare al mercato per rendersi conto di quante varietà di mele o pere vengano proposte.
Le poche varietà attuali sono state selezionate per la loro facilità di conservazione, le dimensioni e il colore. In una parola, sono più attraenti e i consumatori le preferiscono. Tuttavia, non sono necessariamente le migliori o le più resistenti.
La perdita di biodiversità non riguarda solo il patrimonio alimentare, ma anche quello culturale. Le varietà di frutta parlano del territorio e di chi lo coltiva. La biodiversità è preziosa per la conservazione dell’ambiente. Con i cambiamenti climatici in corso, che stanno modificando lo scenario a cui siamo abituati, il rischio di estinzione di altre specie diventa una possibilità da considerare.
Fortunatamente, la multifunzionalità delle aziende agricole ha aperto nuove opportunità per i piccoli agricoltori e allevatori. Questi hanno la volontà e l’interesse di recuperare le vecchie specie per migliorare la qualità e la varietà dell’offerta. Grazie alla vendita diretta ai consumatori, si sono delineati nuovi canali di mercato.
Gli agricoltori di Campagna Amica stanno svolgendo un’importante opera di recupero della biodiversità, che va dai cereali antichi alle razze bovine e ovine. Come ha sottolineato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, la difesa della biodiversità non ha solo un valore naturalistico, ma rappresenta anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole italiane.
Investire nella distintività è una condizione necessaria per le imprese agricole che vogliono distinguersi per la qualità delle loro produzioni e affrontare il mercato globalizzato. In questo modo, si possono salvaguardare, difendere e creare sistemi economici locali basati sul valore del cibo.