La ricostruzione delle temperature del passato è un compito fondamentale per gli scienziati del paleoclima. Per farlo, essi si basano su una varietà di archivi naturali che conservano informazioni preziose.
Negli ultimi anni, si è parlato molto delle temperature estreme che stiamo vivendo e molti si chiedono se in passato sia mai stato così caldo. Mentre il 2023 ha registrato alcune delle temperature più alte mai misurate, è difficile stabilire con certezza come fosse il clima in epoche precedenti, prima dell’avvento delle stazioni meteorologiche e dei satelliti.
Alcuni organi di stampa hanno riportato che le temperature giornaliere hanno raggiunto il massimo di 100.000 anni fa. Tuttavia, questa affermazione è inesatta, poiché non esistono registrazioni dettagliate della temperatura di quel periodo. Gli scienziati del paleoclima, che studiano le temperature del passato, possono solo fare stime basate su prove indirette.
Secondo uno studio pubblicato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) nel 2021, la Terra è entrata in un nuovo stato climatico che non si verificava da oltre 100.000 anni. La temperatura media globale è già aumentata di oltre 1 grado Celsius rispetto ai tempi preindustriali, e i livelli di gas serra nell’atmosfera sono così alti che le temperature rimarranno elevate per molto tempo.
Anche in scenari futuri ottimistici, in cui le emissioni di gas serra vengono ridotte, è probabile che la temperatura media globale rimanga almeno 1 grado Celsius al di sopra dei livelli preindustriali per diversi secoli.
Per ricostruire le temperature del passato, gli scienziati del paleoclima si affidano a una varietà di archivi naturali. Uno dei più comuni è rappresentato dai sedimenti presenti nei laghi e negli oceani. Questi sedimenti contengono prove biologiche, chimiche e fisiche che possono essere analizzate per ottenere informazioni sul passato.
Tuttavia, queste registrazioni basate sui sedimenti hanno alcune limitazioni. Ad esempio, le correnti di fondo e gli organismi scavatori possono mescolare il sedimento, rendendo difficile individuare picchi di temperatura a breve termine. Inoltre, la sequenza temporale di ogni record non è nota con precisione, il che rende difficile calcolare la media di più record per stimare la temperatura globale passata.
Nonostante queste limitazioni, gli scienziati del paleoclima sono riusciti a ricostruire le temperature globali del passato. Ad esempio, durante l’ultimo periodo interglaciale, che ha avuto luogo circa 125.000 anni fa, le prove suggeriscono che la temperatura media a lungo termine era probabilmente non più di 1,5 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali.
Oggi, la Terra è sulla buona strada per raggiungere temperature di circa 3 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali entro la fine del secolo, a meno che non vengano attuate riduzioni rapide e sostenute delle emissioni di gas serra. Per trovare un periodo con temperature altrettanto calde, dovremmo tornare indietro di milioni di anni, all’epoca geologica precedente, il Pliocene.
In conclusione, gli scienziati del paleoclima utilizzano una varietà di archivi naturali per ricostruire le temperature del passato. Nonostante le limitazioni delle registrazioni basate sui sedimenti, essi sono riusciti a ottenere informazioni preziose sul clima passato. Tuttavia, le temperature estreme che stiamo vivendo oggi sono senza precedenti negli ultimi 100.000 anni e potrebbero richiedere un confronto con periodi ancora più lontani nel tempo.