Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) proposto dal Governo Meloni è stato oggetto di critiche da parte di diverse organizzazioni, tra cui l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), i Consorzi di bonifica e il World Wide Fund for Nature (Wwf). Quest’ultimo ha definito la riscrittura del Pnrr come una serie di “tagli senza logica” che riducono le risorse per la sicurezza del territorio e delle città.
Il Wwf ha espresso preoccupazione per la ridefinizione del Pnrr, che prevede una riduzione degli investimenti destinati allo sviluppo sostenibile entro il 2026. In particolare, il Wwf ha evidenziato la riduzione dei fondi per contrastare il dissesto idrogeologico, che rappresenta una minaccia evidente dopo le recenti alluvioni. Invece di aumentare le risorse per la prevenzione del dissesto idrogeologico, il Pnrr proposto dal Governo Meloni le riduce di oltre un terzo.
Nonostante le promesse della premier Meloni di preparare un grande piano di prevenzione idrogeologica, il Governo sembra non prestare attenzione all’emergenza climatica e ambientale. Vengono tagliati i fondi destinati alla resilienza delle città, alla valorizzazione del territorio e all’efficientamento energetico dei Comuni. Inoltre, si riducono i fondi per la rigenerazione urbana e per la forestazione urbana.
Per quanto riguarda la transizione energetica, il Wwf ritiene positivo investire nelle reti elettriche, ma critica l’allocazione di fondi per le reti gas di trasmissione e distribuzione, che l’Italia non ha bisogno. Secondo il Wwf, l’Italia dovrebbe puntare sull’elettrificazione e sull’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili, anziché trasformarsi nell’hub del gas europeo.
Il Wwf esprime anche preoccupazione per i tagli ai progetti innovativi nel settore energetico, in particolare per quelli offshore, e per gli investimenti nei biocarburanti nelle raffinerie tradizionali “riconvertite”. Questi combustibili non sono ecologici e non contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2.
Il Wwf sottolinea la necessità di un piano complessivo di decarbonizzazione che preveda la produzione di idrogeno verde e la sua effettiva utilizzazione. È importante valutare attentamente le necessità nazionali e garantire un utilizzo concreto dell’idrogeno nei settori “hard to abate” attraverso sistemi Dri.
In conclusione, il Wwf critica la riscrittura del Pnrr proposta dal Governo Meloni per i tagli alle risorse destinate alla sicurezza del territorio, alla resilienza delle città e alla transizione energetica. Secondo il Wwf, è necessario un piano di prevenzione idrogeologica che aumenti le risorse per contrastare il dissesto idrogeologico e il risanamento del territorio. Inoltre, è importante puntare sull’elettrificazione e sull’utilizzo di fonti rinnovabili per ridurre le emissioni di CO2.