Proposta di Revisione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza
Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha annunciato ieri sera la proposta di revisione generale del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) Italia. Questa proposta, che inizia oggi il suo iter di confronto con tutti i protagonisti all’interno del sistema paese, riguarda 144 misure dell’attuale Piano e ha l’obiettivo di velocizzare il raggiungimento dei target. Inoltre, si occupa di riprogrammare le risorse e gli interventi all’interno di target specifici, definanziando alcuni progetti problematici ma promettendo di sostenerli economicamente con fondi non PNRR e ricollocando i finanziamenti altrove.
La riprogrammazione delle risorse, che coinvolge investimenti per oltre 15 miliardi di euro, sarà alla base del nuovo capitolo RepowerUE richiesto da Bruxelles. Questo capitolo prevede nuovi fondi e richieste per i progetti di autonomia energetica degli Stati membri. Per l’Italia, il Regolamento UE prevede risorse aggiuntive a fondo perduto pari a 2,76 miliardi di euro, che si sommano alle risorse riallocate dalla revisione del PNRR Italia.
Il Capitolo RepowerEU del PNRR Italia si concentra su tre proposte di investimento: reti energetiche, rinnovabili ed efficientamento, e filiera produttive. Inoltre, introduce sei riforme settoriali: riduzione dei costi di connessione alle reti di produzione di biometano, Power Purchase Agreement (PPA) rinnovabili, sviluppo di “green skill” nei settori privato e pubblico, razionalizzazione dei sussidi inefficienti ai combustibili fossili e Testo unico rinnovabili. L’investimento totale dedicato a queste proposte è di 19 miliardi di euro.
Il completamento dei nuovi obiettivi del Capitolo RepowerEU dovrà avvenire entro le tempistiche del PNRR e le misure saranno ammissibili solo se avviate dopo il 1° febbraio 2022. Inoltre, la selezione delle iniziative avverrà sulla base di un nuovo metodo di utilizzo integrato e sinergico delle risorse nazionali ed europee.
La sezione sulle reti energetiche prevede il potenziamento di progetti già previsti nel PNRR italiano, come smart grid e interventi sulla resilienza climatica delle reti. Inoltre, si aprono le porte a nuove iniziative infrastrutturali come lo sviluppo di progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia, Slovenia e Austria, la pipeline Adriatica Fase 1 per il gas e la costruzione di una nuova unità di compressione elettrica per aumentare i flussi di gas provenienti dal Nord Africa e dall’Azerbaijan.
L’investimento dedicato alla transizione verde ed efficientamento si compone di molteplici sotto-capitoli. Per quanto riguarda le rinnovabili, sono previsti investimenti nella produzione di biocarburanti e un nuovo schema di sostegno all’innovazione digitale e verde nel sistema produttivo. Inoltre, è previsto un credito di imposta per l’autoconsumo di rinnovabili da parte delle imprese e una nuova “Sabatini Green” riservata alle micro, piccole e medie imprese. Per quanto riguarda l’efficientamento energetico, sono previsti interventi sugli immobili pubblici, gli edifici di culto e le caserme, nonché l’elettrificazione delle banchine portuali. Inoltre, è previsto un Ecobonus sociale per l’efficientamento energetico delle abitazioni private destinate alle persone a basso reddito.
Le riforme introdotte nel PNRR italiano includono la riduzione dei costi di connessione degli impianti per la produzione di biometano e la mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti di lungo termine per le rinnovabili. Inoltre, è prevista la creazione di una piattaforma di mercato organizzato per la negoziazione dei Power Purchase Agreement rinnovabili tra produttori e consumatori finali. Altre riforme riguardano un nuovo Piano Nuove Competenze Transizioni per l’aggiornamento del quadro regolatorio della formazione in vista della transizione energetica, la formazione specialistica e avanzata per i dipendenti della PA e la mappatura e razionalizzazione dei sussidi inefficienti ai combustibili fossili. Infine, è previsto un Testo unico per l’autorizzazione degli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, che semplificherà e coordinerà le disposizioni legislative e regolamentari del settore.
In conclusione, la proposta di revisione del PNRR Italia rappresenta un’importante opportunità per accelerare la transizione verso un’economia sostenibile e resiliente. I nuovi investimenti e le riforme introdotte nel Capitolo RepowerEU contribuiranno a promuovere la sostenibilità ambientale ed energetica del paese, riducendo la dipendenza energetica dalla Russia e favorendo lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.