Il raffreddamento sperimentale dei nidi dei falchi grillai di Matera
[27 Luglio 2023]
Un recente studio condotto da un team di ricercatori delle università degli Studi di Milano e di Padova, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), del CNR-IRSA e della Provincia di Matera, ha esaminato gli effetti delle ondate di calore sul successo riproduttivo dei falchi grillai. Lo studio, intitolato “Experimental nest cooling reveals dramatic effects of heatwaves on reproduction in a Mediterranean bird of prey” e pubblicato su Global Change Biology, ha evidenziato come lo stress termico prolungato possa avere conseguenze drammatiche sugli animali selvatici, in particolare sugli uccelli.
L’aumento delle ondate di calore nell’area mediterranea negli ultimi anni ha avuto un impatto significativo sulla biodiversità. Tuttavia, lo studio degli effetti di questi eventi estremi è complesso a causa della loro imprevedibilità temporale e richiede studi a lungo termine. Per affrontare questa sfida, i ricercatori hanno condotto il loro studio a Matera durante le ondate di caldo che hanno colpito il sud Italia nel giugno 2021 e 2022. Durante questo periodo, sono state registrate temperature superiori a 37°C per diversi giorni consecutivi, condizioni estreme che non si erano verificate nell’area negli ultimi 20 anni.
Matera ospita una delle più grandi colonie riproduttive di falchi grillai al mondo, con circa un migliaio di coppie nidificanti. Questa specie è di grande interesse conservazionistico a livello europeo ed è protetta dalla Direttiva Uccelli. Tuttavia, ha subito un drastico declino delle popolazioni a causa dell’intensificazione agricola e degli eventi di siccità nella regione del Sahel, dove trascorre l’inverno. Nelle regioni mediterranee, i falchi grillai nidificano in aree urbane, come cavità di edifici, monumenti e pareti rocciose, e spesso vengono posizionate cassette nido per studiarne l’ecologia e il comportamento riproduttivo e per favorirne la conservazione.
Durante lo studio, i ricercatori hanno utilizzato una metodologia innovativa di raffreddamento dei nidi per valutare l’effetto dell’esposizione a ondate di calore intense e prolungate sul successo riproduttivo dei falchi grillai. Hanno semplicemente ombreggiato le cassette nido, abbassando la temperatura interna di circa 4°C rispetto a quelle non ombreggiate. I risultati sono stati sorprendenti: nelle cassette nido non ombreggiate, il successo riproduttivo è stato drasticamente ridotto, con solo un terzo delle uova che ha generato pulcini pronti all’involo. Al contrario, nelle cassette nido ombreggiate, il successo riproduttivo è rimasto nella norma, con circa il 70% delle uova che ha generato pulcini pronti all’involo. Inoltre, i pulcini cresciuti nelle cassette nido ombreggiate erano in condizioni fisiche migliori e di taglia maggiore, caratteristiche che favoriscono la loro sopravvivenza una volta involati.
Secondo i ricercatori, questi risultati evidenziano come le temperature estreme possano avere effetti rapidi e profondi sulle popolazioni di animali selvatici. Considerando che i cambiamenti climatici prevedono un ulteriore aumento delle ondate di calore, in particolare nella regione mediterranea, questo potrebbe rappresentare una grave minaccia per la biodiversità delle regioni colpite. Pertanto, è importante prendere in considerazione accorgimenti nella progettazione e costruzione di strutture destinate ad ospitare animali selvatici, come un miglioramento dell’isolamento termico delle cassette nido, al fine di favorire il successo dei progetti di conservazione in un contesto di riscaldamento globale.
In conclusione, lo studio ha evidenziato l’importanza di affrontare gli effetti delle ondate di calore sulle popolazioni di animali selvatici e ha fornito indicazioni utili per mitigare tali effetti. Il raffreddamento sperimentale dei nidi dei falchi grillai attraverso l’ombreggiatura delle cassette nido si è dimostrato efficace nel migliorare il successo riproduttivo di questa specie. Questi risultati sottolineano l’importanza di adottare misure preventive per proteggere la biodiversità e affrontare i cambiamenti climatici.