Il colpo di stato in Niger contro il presidente Mohamed Bazoum sembra essere riuscito. Dopo ore di tensione e incertezza, l’esercito nigerino ha annunciato di essere dietro al Conseil national de sauvegarde de la patrie (CNSP), che ha dichiarato di aver destituito il presidente nella notte.
Il comunicato ufficiale rilasciato dai militari afferma che la decisione è stata presa per preservare l’integrità del presidente e della sua famiglia, evitare un conflitto mortale tra le diverse forze e mantenere la coesione all’interno delle Forze di Difesa e Sicurezza. I militari avvertono che qualsiasi intervento militare esterno potrebbe avere conseguenze disastrose per la popolazione e il paese.
Questo colpo di stato rappresenta una brutta notizia per Giorgia Meloni, che aveva puntato sul presidente Bazoum per fermare i migranti nei paesi africani. Inoltre, è uno smacco per la Francia, che aveva investito sul regime di Bazoum dopo essere stata cacciata da Mali, Burkina Faso e Repubblica Centrafricana. La Francia ha espresso preoccupazione per gli avvenimenti in corso in Niger e ha condannato ogni tentativo di prendere il potere con la forza.
Curiosamente, i militari golpisti sono stati addestrati e armati da americani ed europei, sia per proteggere le risorse minerarie che per gestire i migranti. Gli Stati Uniti hanno fornito al Niger circa 500 milioni di dollari per rafforzare la sicurezza, mentre l’Unione Europea ha una missione militare triennale per addestrare l’esercito nigerino. Questo golpe mette in imbarazzo coloro che hanno addestrato e finanziato i militari nigerini per difendere la democrazia e i propri interessi.
Il colpo di stato è stato annunciato in diretta televisiva dal colonnello Amadou Abdramane, circondato da altri 9 soldati. Ha dichiarato che le forze di difesa e sicurezza del paese hanno deciso di porre fine al regime a causa del deterioramento della situazione della sicurezza e della scarsa governance. Il presidente Bazoum è stato arrestato insieme a sua moglie dalla guardia presidenziale.
La comunità internazionale ha condannato il colpo di stato e ha chiesto il ripristino dell’ordine costituzionale. Il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha condannato energicamente ogni tentativo di prendere il potere con la forza e ha esortato le parti coinvolte a garantire la tutela dell’ordine costituzionale. Anche il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha espresso il sostegno degli Stati Uniti al presidente Bazoum e alla democrazia del Niger.
Tuttavia, questo colpo di stato dimostra che le stesse cose dette per i golpe in Burkina Faso e in Mali si applicano anche al Niger. I militari hanno preso il potere e tutti dovranno fare i conti con loro. La situazione è delicata e richiede un intervento diplomatico per ripristinare la stabilità e l’ordine costituzionale nel paese.