L’invecchiamento è spesso associato a una diminuzione della felicità, ma la realtà potrebbe essere molto diversa da quanto mostrato nei film e in televisione. Numerose ricerche hanno dimostrato che le persone tendono a diventare più felici con il passare degli anni, e questo è in parte dovuto alla saggezza emotiva che si acquisisce con l’età.
In un interessante TED Talk intitolato “Le persone anziane sono più felici”, viene spiegato come i nostri orizzonti temporali si accorcino man mano che invecchiamo, e i nostri obiettivi cambiano di conseguenza. Quando ci rendiamo conto che non abbiamo tutto il tempo del mondo, diventiamo più consapevoli delle nostre priorità e prestiamo meno attenzione alle questioni banali. Iniziamo a gustare appieno la vita e diventiamo più grati e aperti alla riconciliazione. Investiamo nelle parti più significative ed emotive della vita, il che porta a un miglioramento complessivo della nostra felicità giorno dopo giorno.
Gli esperti sostengono che ci sono tre modi principali attraverso cui gli anziani possono coltivare la felicità. Vediamoli nel dettaglio.
1. Coltivare “buone relazioni”: Secondo i risultati di uno dei più lunghi studi sulla vita umana, il fattore principale che contribuisce alla felicità nell’anzianità sono le buone relazioni e le amicizie. In effetti, le amicizie sono considerate più importanti delle relazioni familiari per gli anziani. Ma che tipo di amicizie dovremmo cercare? È importante riflettere su come ci sentiamo quando siamo con i nostri amici: ci danno energia o ci prosciugano? Siamo entusiasti di passare del tempo con loro o li temiamo? Gli esperti suggeriscono che abbiamo bisogno di tre tipi di amici: vicini e altre persone che ci offrono aiuto pratico quando ne abbiamo bisogno, confidenti con cui possiamo parlare apertamente dei nostri sentimenti e esplorare ciò che sta realmente accadendo, e amici con cui possiamo divertirci e fare cose insieme.
2. Chiedere aiuto: Spesso è più facile dare aiuto che chiederlo nelle nostre relazioni personali. Tuttavia, è importante ricordare che chiedere aiuto e parlare con gli amici può farci sentire meglio e portare alla luce idee che non avevamo mai considerato prima.
3. Assumersi la responsabilità: Uno dei vantaggi dell’invecchiamento è la riduzione delle responsabilità personali e, di conseguenza, delle mansioni lavorative. Tuttavia, c’è una sottile linea di demarcazione tra troppa e troppo poca responsabilità. Uno studio condotto su anziani residenti in case di cura ha dimostrato che più scelte, possibilità decisionali e responsabilità si hanno, maggiore è il livello di felicità. Ad esempio, accompagnare i propri figli agli appuntamenti medici potrebbe essere stato stressante quando si era più giovani e si lavorava, ma offrirsi di prendere i nipoti a scuola una volta alla settimana potrebbe essere un’attività che si attende con gioia.
In conclusione, l’invecchiamento non deve essere visto come una fase di declino della felicità. Al contrario, le persone tendono a diventare più felici con il passare degli anni, grazie alla saggezza emotiva che si acquisisce e alle abitudini che si coltivano. Coltivare buone relazioni, chiedere aiuto e assumersi la responsabilità sono solo alcune delle strategie che possono contribuire a una maggiore felicità nell’anzianità. Quindi, non temere l’invecchiamento, ma abbraccialo come un’opportunità per vivere una vita più felice e appagante.