Perché il marchio Made in Italy non assicura la sostenibilità

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Quando acquistiamo vestiti, spesso diamo molta importanza all’etichetta “Made in Italy”, convinti che ciò garantisca qualità, sostenibilità e rispetto dei diritti dei lavoratori. Tuttavia, non sempre è così. Scopriamo insieme come fare acquisti consapevoli e quali certificazioni cercare per essere sicuri di fare la scelta giusta.

@Gettyimages

La realtà dietro il “Made in Italy”

 

La certificazione “Made in Italy” non è sempre sinonimo di qualità e sostenibilità

 

Contrariamente a quanto si possa pensare, un capo d’abbigliamento con l’etichetta “Made in Italy” potrebbe non essere stato interamente prodotto nel nostro Paese. La legge n. 55 del 2010 stabilisce infatti che per ottenere tale certificazione è sufficiente che almeno due delle fasi di lavorazione siano state eseguite in Italia. Ciò significa che gran parte del processo produttivo potrebbe essere avvenuto all’estero, in Paesi dove le condizioni lavorative e ambientali potrebbero non essere tutelate come nel nostro territorio.

Le certificazioni alternative per un acquisto consapevole

 

Per essere sicuri di acquistare abiti prodotti nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, è importante affidarsi ad altre certificazioni, come:

– **ISO1400** o **Eu Ecolabel**: attestano i requisiti per i sistemi di gestione ambientale;
– **Oeko-Tex**: conferma l’assenza di sostanze nocive e la sostenibilità della produzione dal punto di vista sociale e ambientale;
– **SA8000** o **Fairtrade Textile Standard**: verificano lo stato sociale nelle aziende, come l’adeguamento degli stipendi e lo sfruttamento del lavoro minorile;
– **GOTS**: leader mondiale negli standard di lavorazione tessile delle fibre biologiche.

Come trovare le certificazioni e fare acquisti sostenibili

 

Le certificazioni non sempre sono sulle etichette dei capi

 

Le certificazioni sopra elencate potrebbero non essere presenti direttamente sulle etichette dei vestiti, ma è possibile trovarle sui cartoncini che riportano il prezzo o sul sito internet del marchio. Anche se la verifica potrebbe richiedere qualche minuto, l’ambiente e i lavoratori di tutto il mondo ne trarranno beneficio.

Scegliere marchi e negozi che promuovono la sostenibilità

 

Un altro modo per fare acquisti consapevoli è scegliere marchi e negozi che si impegnano attivamente nella promozione di pratiche sostenibili e nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Informarsi sulle politiche aziendali e sulle iniziative intraprese in questo senso può aiutarci a fare scelte più responsabili.

In conclusione, l’etichetta “Made in Italy” non è sempre garanzia di qualità, sostenibilità e rispetto dei diritti dei lavoratori. Per fare acquisti consapevoli, è importante informarsi sulle certificazioni alternative e scegliere marchi e negozi che promuovono pratiche sostenibili. Solo così potremo contribuire a un futuro più verde e giusto per tutti.

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