Le api da miele sono minacciate dai campi elettromagnetici artificiali: causano stress e impediscono l’impollinazione

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L’impatto dei campi elettromagnetici sulle api: un rischio per la biodiversità e l’agricoltura

Le api mellifere, essenziali per la conservazione della biodiversità e l’agricoltura, sono minacciate dai campi elettromagnetici generati dalle attività umane. Uno studio dell’Università di Talca, in Cile, ha evidenziato come questi campi possano disorientare le api e compromettere il loro processo di impollinazione.

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L’influenza dei campi elettromagnetici sulle api

Le api mellifere (Apis mellifera) utilizzano il sistema di magnetoricezione presente nel loro corpo per orientarsi nello spazio e trovare la strada verso il proprio alveare. Tuttavia, i campi elettromagnetici generati dalle attività umane, come quelli prodotti dalle torri ad alta tensione, possono interferire con questo sistema e causare disorientamento nelle api.

Lo studio dell’Università di Talca

Il recente studio condotto dall’Università di Talca ha analizzato 100 esemplari di api da miele della California, esponendole a campi elettromagnetici artificiali a basse frequenze. I risultati hanno mostrato che le api producevano alti livelli di proteine da shock termico (HSP), molecole che si moltiplicano per proteggere il corpo dallo stress causato dal calore elevato.

Ricerche precedenti e conseguenze sulla produttività delle api

Anche altre ricerche avevano evidenziato l’effetto negativo dei campi elettromagnetici sulle api. Un team di ricercatori dell’Università di Talca aveva dimostrato lo scorso anno che lo stress generato dalle onde elettromagnetiche artificiali provocava una diminuzione del 60% della produttività delle api, con gravi conseguenze sulla loro salute.

L’importanza delle api per la biodiversità e l’agricoltura

Le api mellifere svolgono un ruolo fondamentale nell’impollinazione, garantendo la sopravvivenza di molte varietà vegetali e rappresentando una risorsa preziosa per l’agricoltura. Tuttavia, l’esposizione a campi elettromagnetici artificiali a bassa frequenza può alterare le mappe magnetiche utilizzate dalle api durante i voli di foraggiamento e ricerca, causando disorientamento e perdita di api operaie adulte.

La sindrome dello spopolamento degli alveari

Il disorientamento causato dai campi elettromagnetici può portare a un minor numero di api mellifere che tornano alla colonia, o addirittura alla perdita totale di api operaie adulte. Questo fenomeno è noto come sindrome dello spopolamento degli alveari e rappresenta una grave minaccia per la conservazione della biodiversità e l’agricoltura.

Le “buzz lines” per proteggere le api

Per contrastare il declino delle api, l’Europa ha introdotto dei corridoi ecologici chiamati “buzz lines”, in cui gli insetti possono trovare cibo e riparo. Queste aree sono pensate per offrire un ambiente più sicuro e protetto alle api, riducendo l’esposizione ai campi elettromagnetici e altri fattori di stress.

In conclusione, lo studio dell’Università di Talca evidenzia l’importanza di proteggere le api mellifere dai campi elettromagnetici generati dalle attività umane. Questi insetti impollinatori sono fondamentali per la conservazione della biodiversità e l’agricoltura, e il loro declino potrebbe avere gravi conseguenze per l’equilibrio degli ecosistemi e la produzione alimentare.

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