Dal 2028 solo condizionatori a gas naturali: l’Unione Europea prende una decisione

L'UE intende rivedere la normativa sui gas fluorurati: impatto sull'Italia e possibili alternative

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L’Unione Europea sta valutando una revisione del regolamento sui gas fluorurati, con l’obiettivo di eliminare l’uso di gas sintetici nei condizionatori e nelle pompe di calore in tutto il continente entro il 2028. La proposta è attualmente in fase di negoziazione tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE. In questo articolo analizzeremo le possibili conseguenze per l’Italia e le alternative agli attuali gas refrigeranti.

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Impatto sull’Italia

Il settore dei condizionatori in Italia rappresenta circa lo 0,3% del PIL, con un valore di circa 8 miliardi di euro. La revisione del regolamento UE sui gas fluorurati potrebbe avere un impatto significativo sull’economia italiana, in particolare sulle famiglie e sulle imprese che si occupano di installazione e manutenzione di impianti di climatizzazione.

 

Costi della transizione

I costi per installare nuovi impianti di climatizzazione che utilizzano alternative ai gas fluorurati potrebbero essere molto elevati. Inoltre, il costo dei gas fluorurati potrebbe aumentare anche indirettamente, ad esempio attraverso interventi di manutenzione, poiché rimarrebbero l’unica opzione sul mercato.

 

Ricadute sul settore

La revisione del regolamento potrebbe avere un impatto negativo sul settore dei condizionatori in Italia, che rappresenta una parte significativa dell’economia del Paese. Tuttavia, è possibile che si riesca a trovare una soluzione transitoria che permetta di intervenire al meglio in futuro, senza danneggiare il comparto economico e le famiglie, ma salvaguardando al contempo l’ambiente.

 

Alternative agli F-gas

Quali potrebbero essere le alternative ai gas fluorurati? Al momento, l’unica opzione sembra essere l’utilizzo di refrigeranti naturali, come il propano. Tuttavia, questa soluzione presenta alcuni problemi.

 

Propano: un’alternativa pericolosa?

L’Assoclima, associazione di rappresentanza dei costruttori di sistemi di climatizzazione, spiega che il propano è un’alternativa agli F-gas, ma presenta un elevato rischio di infiammabilità. Nelle attività soggette al Codice di prevenzione incendi, l’utilizzo di refrigeranti A3, come il propano, non è ammesso, rendendo di fatto impossibile l’adozione di sistemi di climatizzazione nella maggior parte delle tipologie di edifici.

 

Richiesta di più tempo per trovare soluzioni sicure ed efficaci

Per trovare una soluzione più sicura ed efficace, l’Assoclima chiede che venga concesso più tempo al settore per adattarsi alle nuove normative e fa un appello direttamente al governo italiano.

In conclusione, la revisione del regolamento UE sui gas fluorurati potrebbe avere un impatto significativo sull’Italia, sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, è fondamentale trovare soluzioni alternative sicure ed efficaci per sostituire i gas sintetici attualmente utilizzati nei condizionatori e nelle pompe di calore. La collaborazione tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE sarà cruciale per raggiungere un accordo equilibrato che salvaguardi l’ambiente senza penalizzare eccessivamente l’economia e le famiglie italiane.

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