Continuano gli avvelenamenti in Abruzzo: nove lupi, cinque grifoni e due corvi imperiali morti finora

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In prossimità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a Cocullo, si moltiplicano i ritrovamenti di animali selvatici morti a causa di esche avvelenate. L’associazione Rewilding Apennines denuncia un “crimine contro la biodiversità”.

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Aumento delle vittime di avvelenamento

 

L’associazione Rewilding Apennines ha recentemente comunicato che il numero delle vittime di avvelenamento è in crescita: sono stati ritrovati i corpi di nove lupi, cinque grifoni e due corvi imperiali. Inizialmente, all’inizio di maggio, erano stati rinvenuti i cadaveri di tre lupi e quattro grifoni nell’area al confine tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Naturale Regionale Sirente Velino.

Avvelenamento volontario: un crimine contro la natura

 

Il ritrovamento di ulteriori esemplari di lupi e grifoni, oltre a quello dei due corvi imperiali, conferma i sospetti degli ambientalisti: si tratta di avvelenamento volontario, un crimine contro la natura. L’associazione Rewilding Apennines, impegnata nella tutela della fauna selvatica degli Appennini, denuncia questa pratica criminale che rappresenta una minaccia non solo per gli animali selvatici, ma anche per l’uomo e gli animali domestici.

L’impatto delle attività illegali sulla fauna selvatica

 

Le attività illegali come lo spargimento di bocconi avvelenati o carcasse con veleno sul territorio hanno un impatto enorme e spesso difficile da quantificare, influenzando a cascata tutti gli animali che si nutrono di queste fonti. L’associazione Rewilding Apennines sottolinea l’importanza di combattere e condannare queste pratiche criminali.

La richiesta di intervento delle autorità e l’importanza della tutela della biodiversità

 

Diverse associazioni animaliste, insieme all’ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, si sono unite a Rewilding Apennines e Salviamo l’Orso per chiedere alle autorità di indagare e intervenire con forza per porre fine a questi atti di insensata crudeltà. È fondamentale che anche i cittadini prendano posizione, riconoscendo il valore della biodiversità e l’importanza della sua tutela.

La convivenza pacifica tra uomo e specie selvatiche

 

Per arrivare a una convivenza pacifica tra l’uomo e le specie selvatiche, è necessario che tutti riconoscano l’importanza della biodiversità e si impegnino nella sua tutela. Le associazioni ambientaliste e animaliste continuano a lavorare per sensibilizzare la popolazione e le autorità su questi temi, affinché si possa garantire un futuro sostenibile per l’intero ecosistema.

Un impegno collettivo per la protezione della natura

 

La lotta contro il crimine contro la biodiversità richiede un impegno collettivo da parte di cittadini, associazioni e istituzioni. Solo attraverso la collaborazione e la consapevolezza di tutti sarà possibile garantire la protezione della natura e delle specie selvatiche che la abitano, preservando la ricchezza e la bellezza del nostro territorio.

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